Nel mese di novembre la piattaforma Chess.com ha raggiunto quasi 3 milioni di nuovi iscritti e secondo eBay le vendite di scacchiere e accessori hanno fatto registrare un +215% complici il successo della miniserie televisiva The Queen’s Gambit, la serie tv più vista di sempre su Netflix, e la pandemia.
Soul, il nuovo film firmato Pixar, è un’esperienza pre-morte, un viaggio attraverso l’aldilà alla ricerca disperata di uno scopo, di un’anima nelle cose. Una scintilla che dia un senso al nostro essere al mondo e che sia in grado di rispondere alle più semplici ed enigmatiche domande della vita: chi siamo, quale obiettivo abbiamo e cosa ci aspetta.
Il regista alle prese con il primo lungometraggio di “finzione”, applaudito alla Premiere mondiale dell’International Film Festival di Rotterdam lo scorso gennaio, mostra il difficile legame tra una madre e una figlia in una città inospitale, che non lascia una via di fuga. Il difficile rapporto tra madre e figlia in una Napoli che custodisce il fascino maledetto di una metropoli proibita, una città che seduce e abbandona come “un oscuro oggetto del desiderio”, prendendo in prestito il titolo di una pellicola di Luis Buñuel.
Un atto di resistenza o il ritorno alla normalità? Bentornato, come se nulla fosse accaduto, o quasi, all’Ischia Film Festival giunto alla sua 18esima edizione. E mentre i personaggi dei film come da consuetudine si preparano ad abbassare la maschera della finzione e incontrano il pubblico, gli attori interpreti di quelle maschere, la mascherina la alzano e si mettono in viaggio per quel festival nato tanti anni fa dal coraggio e da una scommessa di Michelangelo Messina. Ad attendere attori, registi e ospiti, il termoscanner
Camaleontico, trasformista, attore di cinema e teatro, debutta sul grande schermo in ‘Morte di un matematico napoletano’ nel 1992, primo film di Mario Martone, nel 2001 inizia a collaborare con Paolo Sorrentino con ‘L'uomo in più ‘ e proprio con Sorrentino nel 2014 vince l'Oscar con ‘La grande bellezza’. Completamente a suo agio nei panni di Jep Gambardella, nostalgico viveur romano che tanti uomini sentimentali ma incapaci a cogliere occasioni ha fatto sognare. Qualche anno prima, nei panni del ‘Divo’, convince gli spettatori anche quando scagiona
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