Rinascimento

2020? Il nuovo Medioevo. Il Rinascimento, il nostro futuro.

Progettare il nostro futuro. È l’urlo di chi in questo tempo ha deciso di non fermarsi. Il periodo di grande incertezze induce un momento di riflessione: il nostro presente è paragonabile ai “secoli bui” del Medioevo? Effettivamente c’è chi in questo 2020 vede l’inizio di un nuovo Medioevo. La storia però ci ha anche insegnato che ad ogni crisi segue una rinascita. Ecco che allora, oggi rivolgere lo sguardo al Rinascimento, a quello “splendido fiore sbocciato in mezzo al deserto” come lo definiva lo storico svizzero Jacob Burckhardt sta diventando sempre di più una necessità impellente. Il Rinascimento è la più grande eredità del popolo italiano, e ha dimostrato all’umanità che dopo un periodo difficile può sicuramente arrivare un’epoca nuova. L’Italia fu l’epicentro di quello sviluppo che cambiò radicalmente la società rinascimentale, e l’auspicio è che quindi la storia si possa ripetere. Partendo proprio dalla forza propulsiva del Rinascimento che è tempo di creare una nuova era, contrassegnata da un clima di fiducia nel futuro e nelle potenzialità del nostro Paese.
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Giglio: Le stagioni dell’amore? Un romanzo sui sentimenti che sfidano la morte

Umani e sofisticati, sono personaggi in cerca di un autore, si muovono su una giostra di pirandelliana memoria che non smette di girare. Dopo Un anno di noi (Apeiron) e Profumo di gelsomino (Treves) la scrittrice Gabriella Giglio conclude la trilogia con il romanzo corale Le stagioni dell’amore “dirigendo” per l’ultima volta i suoi protagonisti come attori sul palco della vita con un tocco intimista e inebriante come la primavera. Sono affamati di emozioni in una Partenope fatta di vicoli e panni stesi legata affettivamente a Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo.