Alla scoperta dell'Abruzzo

Alla scoperta dell’Abruzzo tra eremi, borghi e buona cucina

É settembre e i pastori lasciano gli stazzi per andare verso il mare, mentre il sole imbiondisce la lana: il suo colore vivo ricorda quello della sabbia. L’immagine della transumanza degli Abruzzi, la migrazione stagionale delle mandrie raccontata in versi dal poeta Gabriele D’Annunzio, fa parte della storia di questa terra, che ieri come oggi è riuscita a preservare un racconto che appartiene al passato, custodendo fedelmente tradizioni e usanze resistenti al turismo più dissennato degli anni Ottanta. D’inverno i tetti delle case in muratura si dipingono di bianco ed ha inizio la stagione sciistica, d’estate le pennellate dai colori verdi dei pini e delle erbe spontanee diventano scenografia per picnic nei boschi e gite a cavallo.

É settembre e i pastori lasciano gli stazzi per andare verso il mare, mentre il sole imbiondisce la lana: il suo colore vivo ricorda quello della sabbia.

 

L’immagine della transumanza degli Abruzzi, la migrazione stagionale delle mandrie raccontata in versi dal poeta Gabriele D’Annunzio, fa parte della storia di questa terra, che ieri come oggi è riuscita a preservare un racconto che appartiene al passato, custodendo fedelmente tradizioni e usanze resistenti al turismo più dissennato degli anni Ottanta.

 

D’inverno i tetti delle case in muratura si dipingono di bianco ed ha inizio la stagione sciistica, d’estate le pennellate dai colori verdi dei pini e delle erbe spontanee diventano scenografia per picnic nei boschi e gite a cavallo. Dal lago di Villetta Barrea al centro storico di Pescocostanzo, dagli eremi di montagna fino ai piatti della tradizione contadina come chitarre al ragù e arrosticini, ecco il nostro viaggio alla scoperta dei tesori di questa regione.

Pescocostanzo

É uno dei borghi storici più belli d’Italia con le sue balconate fiorite, le viuzze acciottolate ed i monumenti di epoca rinascimentale e barocca. Pescocostanzo è un tesoro architettonico che si trova nel cuore del Parco Nazionale della Majella e degli Altipiani Maggiori d’Abruzzo, a 1400 m di altezza.

 

Perdetevi tra i suoi vicoli ammirando i palazzi Grilli e Fanzago, visitando la Basilica di Santa Maria del Colle, la chiesa di Santa Maria delle Grazie e quella di Sant’Antonio Abate fino a ritrovarvi nella piazza centrale dove quando il termometro scende i bambini si divertono con gli slittini.

 

Perché qui nel paese dedito alla lavorazione del merletto a tombolo, della filigrana e del ferro battuto la bellezza insegue i ritmi delle stagioni e si lascia sedurre dalla frenesia della natura.

 

Quando la fame si fa sentire si consiglia di lasciarsi conquistare dai ravioli ripieni di ricotta e pera di Paolino arricchiti dal gorgonzola o dalle tagliatelle al cacao con crema di zucchine e pistilli di zafferano e arrosto misto di carne del locale i Tre Frati, che si trova all’interno di uno storico convento.[vc_row css=”.vc_custom_1601475251897{margin-top: 20px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”24920″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”24921″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1601475342854{margin-top: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

Rivisondoli

Merita una passeggiata la deliziosa Rivisondoli dove a fare da sfondo alla vallata c’è la chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari in stile neoromanico. L’edificio sacro fu costruito nel 1931 e il suo campanile con l’orologio merita uno scatto.

 

Non andate via senza aver assaggiato la Morronese del ristorante Giocondo, tagliatelle con trito di tre carni, peperoni e cicoria o gli arrosticini di pecora di Arduino. Occhio al programma estivo tanti concerti, eventi e mostre. Non manca la spa per una giornata all’insegna del relax.[vc_row css=”.vc_custom_1601475351486{margin-top: 20px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”24922″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”24923″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1601475357967{margin-top: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

Roccaraso

Decisamente la più trendy e modaiola Roccaraso conserva ben poco del suo passato in quanto fu rasa al suolo durante la seconda guerra mondiale. Il borgo ospita il famoso impianto sciistico dell’Aremogna, una nota pista di pattinaggio sul ghiaccio, un cinema e una lunga distesa di verde, il Pratone, dove andare in bicicletta quando il tempo lo permette.[vc_row css=”.vc_custom_1601475363714{margin-top: 20px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”24929″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”24933″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1601475369508{margin-top: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

Barrea

Nel punto esatto in cui il fiume Sangro si addentra in una gola dai ripidi fianchi boscosi per poi immettersi nel lago di Barrea, nasce questo splendido borgo dal fascino autentico. D’estate è una location ideale, abbracciata da pini neri, per fare una scampagnata e un giro in pedalò o in canoa ammirando il paesaggio circostante.[vc_row css=”.vc_custom_1601475375282{margin-top: 20px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”24928″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”24932″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1601475382397{margin-top: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

La Camosciara

La riserva della Camosciara è un anfiteatro naturale del Parco Nazionale d’Abruzzo, che si trova a Civitella di Alfedena, dove ammirare le creste frastagliate dei monti e passeggiare nelle terre popolate da camosci, orsi marsicani e lupi. Si resta ammaliati dallo scorrere delle cascate delle Ninfe e delle Tre Cannelle. Ideale per escursioni e percorsi di trekking (www.camosciara.com).[vc_row css=”.vc_custom_1601475394919{margin-top: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

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Alfedena

Un alternarsi di pianori, vallate e boschi secolari disegna i contorni del borgo di Alfedena. Nel paese degli alberi monumentali sono degni di nota il castello di epoca medievale, il museo archeologico e la chiesa dei Santissimi Apostoli Pietro e Paolo.[vc_row css=”.vc_custom_1601475406214{margin-top: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

Transiberiana d’Abruzzo

Per gli amanti della storia si consiglia di fare un tour sulla Transiberiana d’Abruzzo, un treno antico che conduce alla scoperta di suggestivi paesini e delle bellezze naturalistiche del territorio.[vc_row css=”.vc_custom_1601475414141{margin-top: 20px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”24924″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”24925″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1601475421259{margin-top: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

Eremi

Andare a caccia di storici eremi scavati nella roccia è una delle attrattive principali in Abruzzo. Da non perdere quello di San Bartolomeo in Legio, anteriore all’XI secolo, che venne restaurato da Pietro da Morrone, futuro papa Celestino V. Nel comune di Roccamorice c’è quello di Santo Spirito, considerato un monumento nazionale.

 

Anche qui dimorò il sommo pontefice che realizzò l’oratorio ed una prima cella. Lasciando il Sentiero dello Spirito nei pressi del paese di Fara San Martino sorgono le rovine dell’abbazia di San Martino in Valle, costruzione benedettina del IX secolo. Per raggiungerlo si attraversano le gole caratterizzate da spettacolari canyon levigati dal vento.[vc_row css=”.vc_custom_1601475427303{margin-top: 20px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”24930″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”24931″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1601475433405{margin-top: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

Cucina

La cucina abruzzese è semplice e caratterizzata da prodotti del territorio sani e genuini. Qui la pasta fresca fatta a mano come gli spaghetti alla chitarra, il cui nome si ispira all’attrezzo utilizzato che conferisce al formato una consistenza porosa, è un vanto.

 

Per i buongustai da non perdere la carne locale, lo zafferano, gli arrosticini di pecora insieme al pane pizza e olio e gli orapi, spinaci di montagna con i quali vengono conditi i primi piatti con l’aggiunta della salsiccia. Non dimenticate di accompagnare e di “annaffiare” il tutto con l’ottimo Montepulciano.

 

Si chiude in bellezza con i bocconotti, tortini di pasta frolla ripieni ed il Pan Ducale, delizie per il palato.[vc_row css=”.vc_custom_1601475427303{margin-top: 20px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”24926″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”24927″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1601475433405{margin-top: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]Di Francesca Saccenti

 

Foto di Davide Khun Certosino

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