Massimo Spinosa

Massimo Spinosa, il pianista della tv

Oggi con noi nel salotto di Fierro c’è l’amico Massimo Spinosa. Pianista, arrangiatore, mago delle melodie di moltissimi programmi tv. Aurelio: Massimo Spinosa, grande professionista della musica. Iniziamo subito dal presente e dai progetti interrotti da questa pandemia. Ho realizzato un disco dedicato a tutte le più belle colonne sonore tratte dai film dal titolo ‘Movie themes for piano solo’, progetto che mi ha portato a fare concerti in tutta Italia e in Europa ma, come anticipato da te, ho dovuto interrompere bruscamente a causa del covid.

Oggi con noi nel salotto di Fierro c’è l’amico Massimo Spinosa. Pianista, arrangiatore, mago delle melodie di moltissimi programmi tv.

 

Aurelio: Massimo Spinosa, grande professionista della musica. Iniziamo subito dal presente e dai progetti interrotti da questa pandemia.

Ho realizzato un disco dedicato a tutte le più belle colonne sonore tratte dai film dal titolo ‘Movie themes for piano solo’, progetto che mi ha portato a fare concerti in tutta Italia e in Europa ma, come anticipato da te, ho dovuto interrompere bruscamente a causa del covid.

 

Fabrizio: In che modo, secondo te, è cambiato il modo di lavorare nella musica durante il lockdown?

Il nostro lavoro è sempre stato un lavoro di sviluppo ravvicinato, mentre in lokdown tutti, messi alle stratte, hanno trovato il modo di sfruttare al massimo il proprio home studio per realizzare lavori che di solito si montavano negli studi di registrazione professionali. Tutti hanno ampliato in questo modo gli orizzonti collaborativi creando delle task force a distanza, grazie a internet, ampliando anche le loro conoscenze e quindi collaborazioni a cui magari prima non si pensava. Sono nati così dei lavori molto interessanti nonostante l’impossibilità di creare la struttura o l’arrangiamento di un brano da vicino, in presenza.

 

Aurelio: Facciamo un salto nel passato. Quando hai capito di voler essere un professionista nel campo musicale?

Beh, fare il musicista non è proprio una scelta, anzi, è la musica che sceglie te, è più una conseguenza. Diventare poi un professionista, invece, dipende dallo studio, dal continuo perfezionarsi, solo così ci si avvia verso lo stadio professionale. Diventiamo messaggeri della musica grazie alla passione, al sacrificio che trasforma una passione in professione. La mia carriera è stata una continua evoluzione a cominciare dal pianobar fino ad arrivare al diploma in pianoforte e composizione e ancora all’abilitazione all’insegnamento. Tutto questo evolve in bellissimi concerti come quelli per l’Umbria Jazz, negli Stati Uniti e tanto altro.

 

 

Fabrizio: Tante soddisfazioni e molto prestigio. Ti vediamo spesso in Rai ospite de ‘I fatti Vostri’, o ‘L’anno che verrà’ e non solo. L’incontro con Stefano Palatresi è stato importante.

Se non ricordo male nel 2003 ho incontrato Stefano Palatresi, una conoscenza che ha rappresentato una vera e propria svolta nella mia professione. Una lunga e bellissima collaborazione con la sua orchestra che dura ancora oggi. Stefano è una persona straordinaria e umile. Questo incontro mi ha dato la possibilità di fare tanta televisione come pianista, tastierista e arrangiatore. Tutto è iniziato proprio con ’I Fatti Vostri’.

 

Aurelio: E ora parlaci dei tuoi progetti futuri.

Tra i tanti progetti che ho, sto creando un altro disco che, a differenza del primo che è piano solo, sarà realizzato sfruttando le potenzialità del duo fino ad arrivare all’orchestra sinfonica. Qui cercherò di mettere in campo tutte le mie qualità di arrangiatore. Spero di avere le stesse soddisfazioni che mi ha dato il primo disco.

 

Grazie Massimo Spinosa.
Speriamo di vederci presto!

 

Di Fabrizio e Aurelio Fierro

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