Marina Abramović rivive l’estasi di Santa Teresa d’Avila

Finalmente l’attesa è finita. Dopo 16 anni, Marina Abramović, pioniera della performance art, torna a Napoli con l’esposizione ‘Estasi / The Kitchen. Homage to Saint Therese’. Venerdì 18 settembre presso la sala delle carceri del Castel dell’Ovo di Napoli, è partita la nuova tappa di ‘Estasi’, progetto espositivo ideato da VanitasClub e curato da Casa Testori, con la collaborazione dell’assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli. Una mostra itinerante dove tre maxi video tratti da ‘The Kitchen. Homage to Saint Therese’, performance eseguita da Marina Abramović nel 2009 negli spazi dell’ex convento di La Laboral, a Gijon, in Spagna, fanno da protagonisti.

Estasi/The Kitchen. Homage to Saint Therese’, un dialogo contemporaneo e laico tra Marina Abramović, la madre della performance art, e l’esperienza mistica di Santa Teresa d’Avila.

 

Marina Abramović torna a Napoli

Finalmente l’attesa è finita. Dopo 16 anni, Marina Abramović, pioniera della performance art, torna a Napoli con l’esposizione ‘Estasi/The Kitchen. Homage to Saint Therese’.

 

Venerdì 18 settembre presso la sala delle carceri del Castel dell’Ovo di Napoli, è partita la nuova tappa di ‘Estasi’, progetto espositivo ideato da VanitasClub e curato da Casa Testori, con la collaborazione dell’assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli.

 

Una mostra itinerante dove tre maxi video tratti da ‘The Kitchen. Homage to Saint Therese’, performance eseguita da Marina Abramović nel 2009 negli spazi dell’ex convento di La Laboral, a Gijon, in Spagna, fanno da protagonisti.

 

 

Un tour italiano

Partita da Milano, doveva proseguire in altre città italiane «la potenza comunicativa di questi video – spiega Giuseppe Frangi, curatore della mostra – ci hanno spinto a proporre a Marina Abramović e al suo entourage di progettare un tour. Questa proposta, subito accolta, doveva rispettare una sola regola: scegliere luoghi in cui l’artista dialoga con contesti storico/artistici potenti».

 

Dopo però la pausa imposta dall’emergenza sanitaria, per VanitasClub e la città di Napoli, questa mostra è un’importante occasione di ripresa. «Siamo felici e onorati di riavere a Napoli una testimonianza della grande artista internazionale Marina Abramović che proprio nella nostra città realizzò negli anni Settanta una delle sue più celebri performance. L’energia della cultura sarà essenziale per recuperare la pienezza del vivere dopo quest’emergenza planetaria» dichiara Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, in visita alla mostra.

 

Con Napoli, quindi, riprende il tour italiano in cui Marina Abramović si confronta con Santa Teresa d’Avila, una delle figure più importanti del cattolicesimo. E all’interno di uno spazio carico di miti e di leggende che Napoli custodisce gelosamente, al pubblico viene proposto un percorso espositivo che si snoda in tre video installazioni.

 

 

«Mai visti insieme – così commenta Frangi – ma a Milano e ora Napoli questi video si riuniscono per raccontare in successione la ricerca condotta dall’artista sulle esperienze spirituali narrate da Santa Teresa, in un luogo storico importante e potente del passato italiano come il Castel dell’Ovo».

 

La mostra

Fino al 17 gennaio è possibile immergersi in un percorso che parte dalla visione di un teschio poggiato su un tavolo, alla figura intera dell’artista che cinge tra le mani una pentola di latte gocciolante per poi terminare con la lievitazione del corpo di Marina Abramović negli ambienti della cucina dell’ex convento.

 

«Nel primo video si parte da una meditazione sulla morte – spiega Frangi -, nel secondo si passa all’esperienza di una tensione spirituale, qui, infatti, Marina Abramović rivive il tema del terremoto spirituale che attraversa il corpo, nel terzo infine arriva all’ascensione. È una versione contemporanea ma soprattutto laica di un percorso che dalla negazione arriva alla salvezza».

 

La forte carica emotiva della mostra, inoltre, proviene anche dall’allestimento curato da Martina Valcamonica, che si compone di strutture ora basse e ora alte, accompagnate da colori che vanno dal nero al bianco. «L’allestimento – commenta Martina Valcamonica – vuole essere coprotagonista per spingere lo spettatore a calarsi nel cammino di ricerca fatto dell’artista».

 

 

Nel progetto ‘Estasi’, Napoli non poteva che essere partecipe visto il legame che unisce Marina Abramović alla città partenopea. Questa volta, però, mancherà la sua presenza fisica, quello che viene promesso con la mostra ‘Estasi/The Kitchen. Homage to Saint Therese’ è regalare agli spettatori un momento di grande coinvolgimento emotivo.

 

«Va detta una cosa importantissima – aggiunge in ultimo il curatore Frangi – i tre video sono come tre grandi opere pittoriche. Marina Abramović ha studiato le immagini come un pittore studia l’immagine dei suoi quadri. Non documentano semplicemente la performance ma sono parte integranti di essi».

 

Di Rosaria La Rocca

 

La mostra si terrà nella “Sala delle Carceri Castel dell’Ovo” dal 18/09/2020 al 17/01/2021.

 

Per acquistare i biglietti clicca qui.[/vc_column_text][vc_gallery type=”image_grid” images=”24845,24846,24847,24848,24849″ css=”.vc_custom_1600678445657{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column][/vc_row]

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