Home / Lifestyle  / Wellness  / La scienza della felicità

La scienza della felicità

felicità

David Keltner, professore nell’Università di Berkeley, Stati Uniti, e direttore del “Centro per la ricerca sulla bontà”, ci spiega quanto il mondo d’oggi si sia allontanato dalla vera natura dell’essere umano. Come possiamo tornare alla bontà come fonte di felicità e di pace?

 

Questo accade perché i valori su cui la società moderna si è strutturata, stanno modificando totalmente la nostra naturale tendenza verso la compassione, la bontà e la felicità. Abbiamo perso la coesione del gruppo e contemporaneamente il desiderio di garantire il bene dei nostri simili, poiché ci siamo ormai trasformati in esseri egocentrici, narcisisti diffidenti e spesso nemici gli uni degli altri, condizionati da alcuni stereotipi riguardo la possibilità o meno di essere felici: bellezza, ricchezza, successo, avere più che essere.

 

Il denaro è di per sé un elemento che ci individualizza, ci separa e ci costringe a competere e, come spiega il professor Keltner in libri quali “Born to be good”, capita spesso che, proprio le persone dalle più ampie ricchezze e che quindi dovrebbero essere nelle condizioni di aiutare il prossimo, sono, a volte, quelle meno compassionevoli e quindi tendenzialmente più infelici.

Compassione, bontà e amore possono essere appresi

felicità

 

Quante volte accade che persone proiettate solo al raggiungimento degli stereotipi della felicità, una volta ottenuti certi traguardi, si buttano nell’uso smodato di alcool, droghe, o addirittura si suicidano perché non essendo felici, e non sapendo più dove andarla a cercare, finiscono per distruggere la loro vita naufragata nella noia, nell’insoddisfazione e nella depressione.

La buona notizia è che la felicità come la compassione, la bontà e l’amore possono essere appresi. Una volta consapevoli del fatto che ci siamo allontanati troppo dalla nostra essenza fatta di bontà “per navigare alla deriva nell’egoismo, nel materialismo o in una realtà priva di relazioni interpersonali autentiche,” ecco che, oggi più che mai, diventa una priorità quella di cambiare rotta.

La scienza della felicità

felicità

 

È importante riflettere sulla necessità di inserire nella scuola e nell’educazione delle future generazioni, accanto alle discipline tradizionali,“la scienza della felicità”.

 

La bontà è l’unico investimento davvero infallibile per crescere un futuro di uomini e donne più felici, in amore, per un mondo dove non ci sarà più posto per una guerra e dove non si scriveranno più pagine di orrori scolpiti da mani umane.

 

Abbiamo compreso che la sola istruzione non basta, e che non sempre coloro che sono i primi a scuola, sono necessariamente anche i primi nella vita. Abbiamo constatato che spesso sono stati i più buoni, e non i più eruditi, coloro che hanno, con le loro gesta eroiche e generose, cambiato positivamente il corso della storia.

 

Oggigiorno in molte tra le università più accreditate del mondo già si tengono corsi sulla felicità, che sono, tra l’altro, i più affollati.

 

La Scienza della Felicità, è una disciplina nata dall’integrazione dei contributi provenienti da scienze consolidate, come la psicologia positiva, la biologia, le neuroscienze, la fisica quantistica e l’economia. Le ricerche di frontiera includono anche le ricerche in campo spirituale, filosofico attingendo anche dalle antiche discipline orientali.

La felicità come modo di essere

Perciò, se non vogliamo che l’umanità ricadi sempre negli stessi errori, con corsi e ricorsi storici, insegniamo la felicità intesa con un modo d’essere, piuttosto che il raggiungimento di desideri che l’uno dopo l’altro non appagano nessun essere umano.

 

Ritorniamo alla bontà come fonte di felicità e di pace!

 

Di Diana Arcamone

NESSUN COMMENTO

POSTA UN COMMENTO