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Covid-19, si può bere alcool dopo la vaccinazione?

alcool e vaccino

L’alcool distrugge i linfociti indebolendo il sistema immunitario, il governo russo ha lanciato l’allarme dall’inizio campagna vaccinale.

 

Con l’arrivo dei vaccini anti Covid in molti si sono chiesti se si può bere alcool nel periodo ante e post vaccinazione. Le risposte a questo quesito sono diverse e complesse, ma in una certa maniera  dirigono tutte verso la stessa direzione: è sconsigliato bere alcolici nel periodo tra la prima e seconda somministrazione e sarebbe opportuno seguire l’astinenza fino a 45 giorni successivi al completamento del ciclo vaccinale. L’assunzione di alcool potrebbe ridurre la risposta immunitaria del corpo.

 

Che l’alcool faccia male soprattutto se ingerito in quantità eccessive è un dato di fatto ma la correlazione dei danni causati da qualche bicchiere di vodka e l’immunizzazione da Covid-19 è stata denunciata per la prima volta dalle autorità sanitarie russe. Una teoria ripresa e confermata da ulteriori studi scientifici britannici.

Alcool e sistema immunitario

Secondo gli studi scientifici compiuti dalla professoressa immunologa Sheena Cruickshank, dell’Università di Manchester, l’alcool ha la capacità di distruggere i linfociti, le cellule del sangue appartenenti ai globuli bianchi che producono anticorpi e rappresentano il cuore dell’immunità acquisita. La loro distruzione rende il corpo particolarmente fragile e facilmente attaccabile dagli agenti esterni pertanto potrebbe ridurre l’efficacia del vaccino.

 

La ricercatrice, in una sua pubblicazione, ha esortato le persone ad evitare di consumare alcolici durante il periodo del vaccino. «È necessario che il sistema immunitario funzioni in modo ottimale per avere una buona risposta al vaccino, quindi se beviamo la sera prima, o subito dopo, non sarà d’aiuto. I linfociti costituiscono circa il 20 – 40% dei globuli bianchi e sono di fondamentale importanza per il sistema immunitario».

 

Tra i sostenitori del ‘NO alcool durante il vaccino’ anche il dr. Ronx Ikharia che ha condotto un esperimento sugli effetti dell’alcool sul sangue su un gruppo di volontari. Il risultato degli studi è stato riportato su LadBible.com e presentato con enfasi in una popolare trasmissione televisiva della BBC (The Truth About … Boosting Your Immune System).

 

Il medico ha dimostrato, prelevando campioni prima e dopo aver bevuto tre bicchieri di prosecco, che tre bicchieri di alcool diminuiscono i livelli delle cellule linfocitarie fino al 50%.

No alcool e OMS

La teoria del no alcool non è ancora stata confermata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

 

Nelle linee guida rilasciate dall’OMS non si menziona la possibilità dell’alcool di influenzare in modo negativo gli effetti del vaccino. Tuttavia, rimane un fatto scientifico inconfutabile: bere alcool può abbassare le difese immunitarie del nostro organismo. Pertanto è comunque consigliato di non eccedere nella consumazione di alcolici, fino anche a 45 giorni dalla data della prima iniezione, perché il vaccino ci può impiegare fino a tre settimane per aiutare a costruire una difesa contro il virus.

Le raccomandazioni del governo russo

Per prima a mettere in guardia i cittadini sui probabili effetti devastanti dell’alcool sull’immunizzazione da Covid-19 è stato il governo russo con una campagna di informazione per il vaccino Sputnik V.

 

Le autorità sanitarie si appellano alla responsabilità dei cittadini e sconsigliano vivamente il binge drinking (eccesso di alcool) almeno per tre settimane dopo la vaccinazione. Una raccomandazione che rimane in linea con la tesi dell’indebolimento del sistema immunitario causato dall’alcool.

 

I medici sovietici inoltre esortano il popolo dei vaccinati a mantenere una vita sana e regolata dopo aver ricevuto la fiala, per aumentare la possibilità di costruire un sistema immunitario più resistente.

 

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