Suoni contro muri, la rassegna musicale del teatro Trianon Viviani è online
Al Trianon Viviani sei concerti per sei testimonial e altrettanti musicisti, accompagnati da artisti di arte contemporanea. La direttrice artistica Marisa Laurito: «Facciamo spettacolo miscelando le arti universali». Dal teatro Trianon Viviani, lì nel cuore di Forcella a Napoli, arriva la rassegna musicale ‘Suoni contro Muri - 6 testimonial per 6 musicisti accompagnati da 6 artisti di arte contemporanea in 6 concerti’.
Al Trianon Viviani sei concerti per sei testimonial e altrettanti musicisti, accompagnati da artisti di arte contemporanea. La direttrice artistica Marisa Laurito: «Facciamo spettacolo miscelando le arti universali».
Dal teatro Trianon Viviani, lì nel cuore di Forcella a Napoli, arriva la rassegna musicale ‘Suoni contro Muri – 6 testimonial per 6 musicisti accompagnati da 6 artisti di arte contemporanea in 6 concerti’.
«Questa iniziativa nasce da una mia idea. – commenta la direttrice artistica del teatro Viviani Marisa Laurito – Mette in scena molti talenti e fa spettacolo miscelando le arti universali. Pittura, scultura, musica sono espressioni artistiche affini che, pur approcciando con differenti metodi alla fase realizzativa, riescono però a suscitare emozioni molto simili nella fase performativa».
Lo spettacolo deve continuare, anche senza pubblico in platea, ed è proprio nel momento più delicato che abbia mai vissuto questo settore, che si fa sempre più incessante l’esigenza di continuare a creare emozioni e nutrire l’animo degli spettatori con la bellezza della cultura. Per aderire a questa sollecitazione, il teatro della Canzone Napoletana ha programmato sei concerti di musicisti napoletani, che interpretano le canzoni partenopee di ieri e di oggi, ognuno dei quali presentato da un noto musicista o scrittore, ai quali si associa il lavoro di un artista selezionato dal museo Madre.
«Ho voluto chiamare così questa iniziativa – continua la direttrice – perché i teatri sono ancora chiusi, e gli artisti vivono un periodo di grande mortificazione e isolamento. Proprio in questo momento gli artisti con talento e sensibilità devono essere compatti, stare insieme ed essere generosi gli uni con gli altri».
Ad inaugurare la rassegna ci ha pensato Renzo Arbore, che mercoledì 10 marzo ha “raccontato” la voce potente di Gianni Conte. Il recital ‘Conte… un piano per Napoli’, che ha ripercorso la storia delle più celebri canzoni napoletane dall’Ottocento ad oggi, è stato accompagnato dalle opere dell’artista Lello Esposito, protagonista di una rielaborazione in chiave moderna delle icone tradizionali partenopee.[vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”25991″ img_size=”full” css=”.vc_custom_1616759249458{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][/vc_column][vc_column width=”1/3″ css=”.vc_custom_1616759083091{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_single_image image=”25989″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/3″ css=”.vc_custom_1616759091371{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_single_image image=”25987″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row]È stato poi il turno di Eugenio Bennato, che ha introdotto l’eleganza e lo stile di Fiorenza Calogero in ‘NapulAnnùra’, in un viaggio canoro che si spinge fino al Settecento napoletano, in compagnia di Enrico Benetta, autore di originali opere d’arte caratterizzate dalla presenza del carattere di stampa Bodoni e dall’utilizzo dell’acciaio corten.
Stefano Bollani ha raccontato, invece, la voce e il pianoforte di Lorenzo Hengeller in ‘Alla faccia del jazz’, un concerto che nasce dalla capacità di stupirsi del musicista. Il manifesto di poetica del jazz che si nasconde dietro ogni nota del suo repertorio è stato accompagnato dalle performance di Roxy in the box, eclettica artista napoletana che utilizza i linguaggi e i colori della pop art per indagare, colpire, schernire e smascherare tutto ciò che risiede aldilà del box.[vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”25995″ img_size=”full” css=”.vc_custom_1616759481665{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”25994″ img_size=”full” css=”.vc_custom_1616759501663{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][/vc_column][/vc_row]Il prossimo appuntamento è con ‘Suspiro’, concerto in cui il trio Suonno d’ajere interpreta e vive la canzone napoletana come testamento da celebrare attraverso una strumentazione che si richiama alle formazioni da “posteggia”. Testimonial d’eccezione è Tosca, che accompagna il trio insieme al documentarista e fotografo Giuseppe Riccardi.
[vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26002″ img_size=”full” css=”.vc_custom_1616759853846{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]
Seguirà ‘3103 live streaming’, il concerto di Tommaso Primo ispirato al suo ultimo album che racconta un futuro nel segno del messaggio ecologista e della critica al potere, con influenze soul e sonorità vintage degli anni ’70-’80. A raccontarlo ci sarà Peppe Barra, insieme alla giovane fotografa Chiara Pirollo. [vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”26004″ img_size=”full” css=”.vc_custom_1616759978440{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]
Maurizio De Giovanni accompagna invece l’interpretazione delicata e intimista della cantautrice Flo in ‘31salvitutti’, concerto nel quale le canzoni raccontano di storie di salvezza e di eroismo consapevole o casuale che incitano a reagire e a volere il cambiamento, sullo sfondo delle opere della fotografa Valeria Laureano.A chiudere la rassegna musicale, che si terrà in diretta ogni mercoledì alle ore 19 con regia televisiva di Maurizio Palumbo e il coordinamento generale di Giovanni Pinto, ci sarà una bonus track di Maldestro, che si esibirà in ‘Egosistema’ mercoledì 21 aprile.
I concerti saranno trasmessi in streaming sul sito e i canali social del teatro teatrotrianon.org, e condivisi sul sito di Cultura Campania – ecosistema digitale per la Cultura cultura.regione.campania.it e i canali social di museo Madre e Scabec.
Di Giulia Savignano
Napoletana, classe 1984. Dopo una laurea magistrale in Studi Internazionali e un Master in Giornalismo si divide tra esperienze professionali in Italia e all’estero, collaborando dapprima in progetti di cooperazione con associazioni internazionali e poi con redazioni giornalistiche in Italia e Spagna. Attualmente all’attività giornalistica affianca quella commerciale in un’azienda di caffè. Con una penna, un passaporto e una tazzina di caffè vi solleverà il mondo.
