SolidNature

SolidNature presenta “Beyond the Surface” alla Milano Design Week

SolidNature presenta Beyond the Surface, il suo primo progetto indipendente, che debutterà alla Milano Design Week. Dopo il successo dello scorso anno ad Alcova, SolidNature si stabilirà temporaneamente nel cuore di Brera presentando una maestosa installazione completamente immersiva che avrà come obiettivo quello di colmare il divario tra realtà e sogno.

SolidNature presenta Beyond the Surface, il suo primo progetto indipendente, che debutterà alla Milano Design Week.

 

Dopo il successo dello scorso anno ad Alcova, SolidNature si stabilirà temporaneamente nel cuore di Brera presentando una maestosa installazione completamente immersiva che avrà come obiettivo quello di colmare il divario tra realtà e sogno.

 

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S0lidNature e Beyond the Surface al Fuorisalone

Il brand olandese esperto nella lavorazione di pietre naturali SolidNature partecipa per il secondo anno consecutivo a Fuorisalone con un’installazione completamente indipendente dal titolo Beyond the Surface. L’installazione, progettata dallo Studio OMA, guiderà i visitatori attraverso un paesaggio onirico e immersivo, tracciando un parallelo tra la nascita e l’estrazione della pietra naturale e la realizzazione dei sogni. Così come la creazione e la lavorazione della pietra richiedono tempo, abilità e impegno, lo stesso accade per il raggiungimento dei propri sogni. L’obiettivo di SolidNature è quello di ispirare i visitatori a sognare e spingersi oltre i limiti della propria creatività.

 

SolidNature

 

Dal 17 al 23 aprile 2023 l’installazione di SolidNature sarà visitabile in via Cernaia 1, nel cuore del quartiere storico di Brera, occupando sia l’ampio spazio sotterraneo che il giardino del palazzo. Per realizzare questo progetto, SolidNature ha nuovamente collaborato con OMA, partner di lunga data, incaricando lo studio di creare e curare lo spazio. David Mahyari, CEO di SolidNature, afferma: “Il tempo è un fattore importante nella narrazione dell’installazione di quest’anno. Viviamo in un mondo in cui consumiamo sempre di più e sempre più velocemente ma quando si tratta di raggiungere i nostri obiettivi e i nostri sogni, ci vuole tempo. È una questione di disciplina, pazienza, molti insuccessi e lezioni. Lo stesso discorso vale per la lavorazione della pietra. Per creare un blocco di pietra così come è, ci vogliono migliaia di anni”.

Un viaggio attraverso sette stanze

All’interno di Beyond the Surface, il visitatore potrà scoprire la storia della formazione geologica della pietra, dalla metamorfosi terrestre ai macchinari high-tech per la finitura della pietra utilizzati oggi. Il viaggio si snoda in sette stanze diverse, a partire da un’imponente scala che conduce al livello sotterraneo. Alla fine della scalinata lo spettatore attraverserà un corridoio stretto di lastre di onice traslucido poste simboleggiare l’iniziazione (initiation room) e la compressione della pietra.

 

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Il corridoio condurrà i visitatori in uno spazio suggestivo e insolito, la confrontation room, che incorpora la sensazione di evadere dalla realtà e di entrare in un universo sconosciuto. In questo spazio enormi monoliti cubici di marmo, granito, onice e travertino pendono dal soffitto e rappresentano la gravità e la creazione delle pietre.

 

Il viaggio prosegue nella revelation room, interamente rivestita di onice rosa, che mostra il materiale in tutte le sue fasi di finitura, dalla pietra grezza a quella scalfita, martellata e lucidata. Questa stanza rappresenta il luogo in cui nascono i sogni e avrà come obiettivo quello di ispirare gli spettatori a esplorare le infinite sfaccettature della loro immaginazione.

 

Successivamente, due pareti girevoli in onice conducono alla dedication room, qui si rivela immediatamente un netto cambiamento: lo spazio è avvolto da marmo verde scuro e i diversi processi di lavorazione della pietra possono essere esplorati attraverso una serie di nicchie sensoriali.

 

La sala cinque, la patience room, incapsula lo scorrere del tempo con una serie di pannelli scorrevoli di pietre e colori diversi che invitano lo spettatore a plasmare la propria composizione dello spazio lasciando libero sfogo alla propria immaginazione. Questo spazio mostra le infinite possibilità e il potenziale della pietra e dimostra come ogni cosa si risolva al momento giusto.

 

La reward room rappresenta la fase sperimentale del processo di lavorazione della pietra, qui il visitatore potrà scegliere un pregiato frammento di pietra da portare a casa come ricordo del suo viaggio. Gli spettatori vengono poi condotti fuori dal “mondo dei sogni”, passando per la settima sala dedicata a contenuti più informativi, e tornano alla realtà accedendo al giardino, un paradiso dove le possibilità immaginate per la pietra si trasformano in pezzi di design scultorei.

Le infinite possibilità di utilizzo della pietra

La mostra collettiva esposta nel giardino presenterà diversi arredi, quali tavoli, sedie, un salotto e un bar, disegnati, tra gli altri, dalla designer Sabine Marcelis e dalla rinomata artista iraniana Bita Fayyazi. Questa rassegna finale di opere illustra le infinite possibilità di utilizzo della pietra e porta in vita i sogni dei designer in una pluralità di risultati.

 

Con Beyond the Surface la bellezza dei materiali di SolidNature viene rappresentata in tutte le sue fasi, ispirando i visitatori ed evidenziando il desiderio del brand di superare i confini e rinnovare gli infiniti modi in cui la pietra naturale può essere utilizzata. “Per la mostra di quest’anno sono entusiasta di avere la possibilità di motivare le persone a sognare, guardando il mondo attraverso il filtro di SolidNature. Di solito sono intimorito dai miei stessi sogni. La mole di lavoro e la disciplina necessarie per poterli realizzare sarebbero sufficienti a fermarmi, facendomi rimanere nella mia comfort zone. Sappiamo tutti però che non avviene mai niente di magico all’interno della comfort zone e spero che Beyond The Surface ispiri i visitatori a fare il grande passo e a credere nei propri sogni”. – David Mahyari, CEO di SolidNature.

 

Di Tiziana Gelsomino

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