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Dalla Napoli di Keith Haring ai giorni nostri

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Torna al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli una grande mostra dedicata interamente al movimento della street art che negli anni ‘80, grazie all’arrivo sul territorio napoletano di artisti internazionali, si afferma nella città di partenopea.

 

Dal 02 dicembre 2021 al 28 febbraio 2022, un racconto della Napoli della street art e della cultura pop dagli anni ‘80 ai giorni nostri. L’idea nasce dall’intuizione dal curatore Andrea Ingenito che, dopo aver visionato gli scatti fotografici inediti del celebre fotografo Luciano Ferrara, particolarmente attivo in quegli anni, ha ben pensato di creare un fil rouge che collegasse la Napoli del dopo terremoto, centro artistico per Eccellenza, e la Napoli odierna, città sempre in continua evoluzione sociale e artistica.

Un itinerario storico – artistico nella street art

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La mostra sarà un itinerario che parte dal periodo napoletano di Keith Haring (un modo per celebrare anche la sua scomparsa avvenuta trentuno anni fa) e dell’evoluzione del fenomeno della street art e della cultura pop.

 

Oltre 100 saranno le opere esposte complessivamente. Si partirà dai lavori degli anni ’80 di Keith Haring (tra cui il celebre Randi 88- inchiostro sumi su carta -,la serie completa White Icons, il Radiant Baby, una cartolina/invito interamente scritta e disegnata a mano da Haring, le litografie in bianco e nero realizzate per il catalogo della mostra da Lucio Amelio), provenienti da importanti collezioni private.

 

Saranno intervallati da una sala completamente dedicata agli scatti, per la prima volta esposti in occasione della mostra, di Luciano Ferrara che in quegli anni ha saputo ben cogliere il fermento artistico di una città che diventa vera e propria “capitale dell’arte”.  Immagini che diventano testimonianze della Napoli del City Hall (storico locale notturno), della Trattoria dell’Oca, della pizzeria Dante e Beatrice, luoghi attivi della vita culturale napoletana e teatro d’incontro di artisti del calibro di Andy Warhol e Joseph Beuys, grazie al celebre gallerista napoletano Lucio Amelio.

 

Un itinerario storico – artistico, che prosegue con due artisti figli di quella epoca straordinaria. Si inseriscono perfettamente, infatti, i lavori della pop artist napoletana Roxy in Box, artista eclettica che racconta la sua città con occhio critico e sempre vigile, e che racconta i suoi rumori, gli odori, la Napoli emotiva e commovente, la Napoli dei quartieri, la Napoli popolare fatta di Mostri e bella gente e di Santi protettori in formato maxi.

Linguaggi e icone dallo stile pop e dal cuore street

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Il racconto della mostra si concluderà con i lavori dello street artist napoletano Trallallà, colui che dipinge per “necessità” e per la comunità, con una sensibilità unica nel rivisitare l’immagine della figura femminile nella tradizionale Sirena Partenope, con un linguaggio semplice e sensuale perfettamente leggibile nelle sue “Ciacione” napoletane.

 

Uno street writer dentro e fuori, che ama la condivisione della sua arte, in rapporto con il territorio e relazionata alla street art di Haring che appare tangibile nelle sue opere impresse sui muri dei vicoli del centro storico della città. Per completare questo entusiasmante racconto è stata inserita, fuori Progetto, una delle più rappresentative opere di Banksy, “Choose Your Weapon, in cui l’immagine dell’iconico “Barking Dog” al guinzaglio di Haring è riproposta e rielaborata dal celebre artista inglese.

 

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