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Black Friday, più ‘spendaccioni’ gli uomini. A rischio le consegne a domicilio

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Al via dal 26 novembre il Black Friday, la giornata mondiale di sconti. Secondo lo studio PwC nel 2021 a spendere di più non saranno le donne ma gli uomini.

 

Chi relega lo shopping a una moda e a un’ossessione prettamente femminile – complice l’immaginario delle comedy patinate e delle serie tv a stelle e strisce – quest’anno, il 26 novembre data di inizio del Black Friday, dovrà ricredersi. Secondo le previsioni ad aprire più volte il portafoglio saranno contro ogni aspettativa gli uomini. Pronti a ricoprire l’appellativo dei più spendaccioni: 267 euro contro i 203 di spesa delle donne.

 

A mettere nero su bianco questa differenza è lo studio PwC (Black Friday/Cyber Monday Italy 2021) dal quale emerge che 4 italiani su 5, pari a oltre l’85% intendono approfittare del venerdì nero. Lo scontrino medio raggiungerà i 235 euro, un aumento considerevole rispetto ai 157 del 2020. 

Articoli di elettronica e tech

Gli articoli più gettonati sono elettronici e tech preferiti (47%) dai consumatori, secondo posto in classifica per abbigliamento e accessori al 41%, al terzo oggetti per la casa (24%), salute e bellezza (20%) e libri (19%). Meno contanti (11%) e più pagamenti con carta di credito (40%) e PayPal (38%). Altra novità sarà un Black Friday decisamente più green e all’insegna della sostenibilità. Il 43% degli italiani dichiara che acquisterà solo il necessario, il 29% eviterà di fare spese impulsive, mentre il 26% cercherà promozioni e occasioni solamente per brand e prodotti sostenibili. 

Nascita

Sveglia pronta, attivate il promemoria – più che Black Friday potrebbe essere ribattezzato White Friday, pare che ci sarà un abbassamento delle temperature con il conseguente anticipo dell’inverno – per ricordarvi di questa giornata che sta prendendo piede in Italia. Importata dagli States indica il venerdì successivo al Giorno del ringraziamento (Thanksgiving Day).

 

Secondo alcuni il venerdì nero di acquisti nasce a Filadelfia e deriverebbe dal traffico stradale che congestiona la città durante questo evento di shopping smodato. Più acclarata l’ipotesi secondo la quale il nome farebbe riferimento ai libri contabili dei commerciati che passavano dal colore rosso relativo alle perdite economiche al guadagno, indicato con il colore nero. Tutto ha inizio nel 1924 quando la catena di distribuzione statunitense Macy’s organizza la prima parata per anticipare e festeggiare i regali natalizi, ma bisognerà aspettare gli eclettici e consumistici anni Ottanta perché si possa parlare di un vero e proprio boom. 

Acquisti online

Sul pc si aprono le “finestre” mentre le dita sono pronte a cliccare sul mouse per accaparrarsi nel più breve tempo possibile quell’oscuro oggetto del desiderio. E c’è chi, invece, stanco del digitale e incurante della fila si metterà in coda davanti ai negozi alla ricerca del prezzo più stracciato.

 

Ma la sfida tra shopping on the road e online (seduti comodamente sul divano di casa) la vinceranno secondo lo studio i “pantofolai”. La consegna a domicilio rappresenterà oltre la metà della spesa nazionale (58%), seguita dagli acquisti nei negozi fisici (31%), dagli ordini online con ritiro in negozio (8%). Anche se per gli internauti c’è una brutta notizia, in Italia le consegne saranno a rischio. Driver e dipendenti delle aziende legate ad Assoespressi che effettuano consegne per conto del colosso americano Amazon hanno proclamato il 26 uno sciopero generale che bloccherà la distribuzione dei pacchi.

 

Di Francesca Saccenti

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