ukiyoe

“Il mondo fluttuante. Ukiyoe. Visioni dal Giappone”

Al Museo di Roma si apre una nuova finestra sull'arte con la mostra “Il mondo fluttuante. Ukiyoe. Visioni dal Giappone”.

Nel cuore di Roma si apre una nuova finestra sull’arte con la mostra “Il mondo fluttuante. Ukiyoe. Visioni dal Giappone”.

L’evento sarà ospitato al Museo di Roma a Palazzo Braschi fino al 23 giugno e che espone centocinquanta capolavori dell’arte giapponese Ukiyoe tra il Seicento e l’Ottocento. L’esposizione è stata promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, coprodotta e organizzata dalla Sovrintendenza Capitolina e da MondoMostre, con il supporto di Zètema Progetto Cultura.

“Il mondo fluttuante. Ukiyoe. Visioni dal Giappone”

La mostra rappresenta una celebrazione dell’arte giapponese di epoca Edo, tra il Seicento e l’Ottocento, focalizzandosi su quello che è stato il filone artistico più innovativo del tempo: l’ukiyoe. Letteralmente traducibile come “immagini del mondo fluttuante”, si tratta di un genere pittorico nato in epoca Edo (1603-1868) che include rotoli da appendere e da srotolare tra le mani, ma anche paraventi di grande formato, dipinti a pennello su seta o carta, oltre a stampe realizzate in policromia con matrice in legno su carta.

Ukiyoe
Katsushika Hokusai
La grande onda presso la costa di Kanagawa, dalla serie
Trentasei vedute del monte Fuji
1830-1832 ca.
Silografia policroma
26 x 37,6 cm
©Courtesy of Museo d’Arte Orientale E. Chiossone

Curata con attenzione e passione da Rossella Menegazzo, la mostra raccoglie le opere di oltre 30 artisti più importanti dell’ukiyoe, a partire dalle prime scuole Seicentesche come la Torii fino ai nomi più noti di Kitagawa Utamaro, Katsushika Hokusai, Tōshusai Sharaku, Keisai Eisen e alla grande scuola Utagawa con Toyokuni, Toyoharu, Hiroshige, Kuniyoshi, Kunisada.

Ogni opera esposta non è solo una creazione visiva, ma un invito a riflettere sulle molteplici dimensioni della realtà e dell’immaginazione. La grande novità dell’ukiyoe risiede proprio nei soggetti delle opere, completamente diversi dalla grande pittura parietale aristocratica e dalle scuole classiche di Kyoto. Ciò che fino ad allora rappresentava un senso di attaccamento al mondo terreno da cui rifuggire, iniziava ora a seguire l’attimo fugace ed è questo l’ukiyoe testimonia: la società giapponese del tempo, gli usi e i costumi, le mode, i luoghi naturali e le vedute urbane più ricercate.

L’esposizione

L’esposizione si snoda attraverso un percorso di sette sezioni che accompagnano il pubblico alla scoperta di aspetti molteplici del lungo periodo Edo: culturali, estetici, artistici. sociali, politici ed economici.

Ukiyoe
Kitagawa Utamaro
Saggio mensile della scuola di Tomimoto Buzendayū II
1790
Silografia policroma
31,4 x 44 cm
©Courtesy of Museo d’Arte Orientale E. Chiossone

I visitatori sono incoraggiati a immergersi in un racconto che sfida i limiti della vista e dell’interpretazione. Ogni opera rappresenta un tassello di un mosaico più grande, una narrazione collettiva che rivela i nuovi valori culturali che si andavano imponendo. Dalle immagini del teatro kabuki con i volti degli attori più affermati fino ai quartieri di piacere ravvivati dalla bellezza di cortigiane e geisha altrettanto note, agli spettacoli di danza, musica e di intrattenimenti con ogni forma d’arte.

Questa mostra non è solo un’esposizione, ma un vero e proprio viaggio che stimola la mente e l’anima, trasportando i visitatori in un’epoca di grande bellezza e raffinatezza, dove ogni opera racconta storie di vita quotidiana, paesaggi incantevoli e momenti di intima poesia.

Le opere esposte hanno svelato la maestria degli artisti ukiyoe nel catturare l’essenza del “mondo fluttuante”, un mondo di transitorietà e fugacità, ma anche di piacere e meraviglia. Da Hokusai a Hiroshige, passando per Utamaro e Sharaku, ogni artista ha contribuito a creare un mosaico di immagini che continua a incantare e ispirare.

Un invito a riscoprire la fugacità della bellezza

Ukiyoe
Kikugawa Eizan
Raccolta moderna di bambini come tesori
1809
Silografia policroma
26,3 x 38,6 cm
©Courtesy of Museo d’Arte Orientale E. Chiossone

Questa mostra ha offerto una rara opportunità di avvicinarsi a una forma d’arte che, pur essendo profondamente radicata nella cultura giapponese, ha esercitato una forte influenza sull’arte occidentale. Le stampe ukiyoe hanno documentato non solo la vita del Giappone Edo, ma anche gettato ponti culturali, stimolando il dialogo tra oriente e occidente.

La bellezza effimera catturata in queste opere ricorda l’importanza di celebrare il presente e di trovare gioia nei piccoli momenti della vita, un invito a vedere il mondo con occhi nuovi, riconoscendo e riscoprendo la bellezza che ci circonda ogni giorno.

Di Francesca Giorgio

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