felicità

La scienza della felicità

David Keltner, professore nell’Università di Berkeley, Stati Uniti, e direttore del “Centro per la ricerca sulla bontà”, ci spiega quanto il mondo d'oggi si sia allontanato dalla vera natura dell'essere umano. Come possiamo tornare alla bontà come fonte di felicità e di pace?
bontà e compassione

Un cervello felice è garante della pace

Secondo i numerosi studi in ambito delle neuroscienze, il cervello dell'uomo è programmato per praticare la bontà, una predisposizione biologica, secondo cui l’amore e la compassione hanno una funzione specifica, quella che ci permette di sopravvivere come specie. Secondo gli esperti, la bontà è un istinto ereditato dai nostri antenati che avevano imparato quanto, in un mondo ostile dove la natura regna sovrana, non sopravvive il più forte, bensì il gruppo e perciò colui che può contare su una più grande rete di sostegno. Sopravvive colui che ha compreso che, aiutare il prossimo, è un modo di investire su se stessi.