San Gennaro

San Gennaro: 6 curiosità sul Santo Patrono di Napoli

Il 19 settembre di ogni anno si celebra il culto di San Gennaro, il Santo Patrono di Napoli. Per l’occasione i fedeli di tutta la regione si riuniscono per assistere al noto miracolo della liquefazione del suo sangue.

Il 19 settembre di ogni anno si celebra il culto di San Gennaro, il Santo Patrono di Napoli. Per l’occasione i fedeli di tutta la regione si riuniscono e attendono di assistere al noto miracolo della liquefazione del suo sangue.

Sono tanti i racconti, le leggende e le tradizioni che hanno preso vita dal culto popolare di San Gennaro e le storie, più o meno attendibili, non mancano.

Scopriamo 6 curiosità sul Santo Patrono di Napoli!

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1. Gennaro non era il suo nome, ma il cognome. Egli proveniva dalla famiglia romana dei Gennari. La famiglia, di cui sua madre, Teonaria Amato, era di origine napoletana, si trasferì in Campania, e lì nacque Publius Faustus Ianuarius. Il nome Gennaro è ancora oggi molto diffuso in Campania (generalmente dato ai bambini nati nel mese di gennaio) e risale, appunto, da Ianuarius (“consacrato al dio Giano”).

 

2. Si sa che nacque in Campania, ma non è noto con certezza se a Benevento o a Napoli, seppur si tenda a credere che San Gennaro sia nato a Benevento (città di cui fu vescovo) il 21 aprile del 272 d.C..

 

3. Il suo martirio risale al IV secolo d.C., durante la persecuzione dei cristiani di Diocleziano. Prima di morire decapitato a Pozzuoli, San Gennaro fu torturato, eppure si narra che le stesse torture non ebbero alcuna conseguenza su di lui, come se non avessero effetti.

 

4. Secondo antichi racconti, dopo la sua esecuzione, una donna di nome Eusebia raccolse il suo sangue in due ampolle. Il miracolo della liquefazione del sangue del martire sembra risalire ai tempi dell’imperatore Costantino, quando il vescovo trasferì i suoi resti dal cimitero dell’agro Marciano a Napoli. Durante il viaggio Eusebia avvicinò le ampolle alla testa del santo e il sangue apparve diluito.

 

5. La liquefazione del sangue di San Gennaro è uno degli eventi prodigiosi che lo vedono protagonista. La prima documentata risale 1389, in occasione della festa dell’Assunzione. Quel giorno le ampolle furono esposte pubblicamente e molti testimoniarono che il sangue di San Gennaro si fosse diluito. L’evento, o il miracolo, avviene secondo tradizione tre volte all’anno. La più famosa si verifica al termine della processione “degli infrascati”, che trasporta il busto del Santo ed il suo sangue dal Duomo di Napoli alla basilica di Santa Chiara.

 

6. Le reliquie ed il sangue del santo sono custodite nella Cappella di San Gennaro a Napoli. La stessa rappresenta oggi una delle massime espressioni artistiche della città nonché della pittura barocca emiliana a Napoli.

 

Di Annalisa Vernetti

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