turismo in campania

Il ministro Garavaglia incontra a Napoli gli imprenditori del turismo campano

Nella suggestiva cornice dell’Agorà Morelli si è parlato di ripresa e di futuro per uno dei settori chiave della regione: il turismo. Quello del turismo è uno dei comparti che ha risentito con maggiore violenza delle restrizioni anti coronavirus. In particolare la Campania, regione da sempre a fortissima vocazione turistica, ha subito una flessione della domanda che si attesta mediamente intorno al 70%, con punte del 100%, in settori quali ad esempio quello del wedding. Una situazione che, come prevedibile, ha avuto ripercussioni molto pesanti anche su tutti i lavoratori dell’indotto che, nelle isole e in alcune località costiere, rappresentano anche l’80% del totale impiegato.   

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Nella suggestiva cornice dell’Agorà Morelli si è parlato di ripresa e di futuro per uno dei settori chiave della regione: il turismo.

 

Quello del turismo è uno dei comparti che ha risentito con maggiore violenza delle restrizioni anti coronavirus. In particolare la Campania, regione da sempre a fortissima vocazione turistica, ha subito una flessione della domanda che si attesta mediamente intorno al 70%, con punte del 100%, in settori quali ad esempio quello del wedding. Una situazione che, come prevedibile, ha avuto ripercussioni molto pesanti anche su tutti i lavoratori dell’indotto che, nelle isole e in alcune località costiere, rappresentano anche l’80% del totale impiegato.   

Il ministro del Turismo Garavaglia incontra a Napoli gli imprenditori

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L’incontro con le imprese è stato organizzato da Massimo Vernetti, presidente onorario di Quick No Problem Parking e di Aipark, e si è tenuto sabato 1 maggio nella suggestiva cornice dell’Agorà Morelli Luxury Events (spazio già premiato nel 2018 con il premio ‘World’s Coolest Car Park’).

Le parole chiave: organizzazione e digitalizzazione

Parole chiave nell’intervento del ministro leghista Massimo Garavaglia sono state “organizzazione” e “digitalizzazione”, che dovranno servire a ridurre la distanza ancora esistente fra l’Italia ed altri Paesi, come ad esempio la Spagna. Durante il confronto, al quale hanno partecipato tutti i principali operatori provenienti dal settore alberghiero, crocieristico e dei servizi turistici, è stato ricordato più volte come il ministero del turismo, finalmente con portafoglio, abbia ritrovato in questo governo Draghi un pieno riconoscimento (dopo che per anni la materia, fra accorpamenti vari, era stata relegata nel “calderone” dei Beni culturali).

 

Ma se questo lascia certamente ben sperare, è però emerso con altrettanta evidenza come, ancora una volta, il turismo sia stato ingiustamente penalizzato, visto che appena 2,8 miliardi (poco più dell’1%), rispetto ai 240 miliardi complessivi previsti dal Recovery fund, saranno effettivamente stanziati per un comparto che, fino all’arrivo della pandemia, contribuiva al Pil nazionale per oltre il 13%. 

 

«Le risorse ci sono – ha detto però chiaramente il ministro -. Paradossalmente la cosa più importante sarà riuscire a spenderle tutte e soprattutto nel modo più efficace».  Ma intanto, gli operatori chiedono con urgenza date certe per le riaperture, sostegni fiscali ed economici. «Prima di tutto dobbiamo contare su una comunicazione più incoraggiante da parte dei media – ha concluso Garavaglia -. Prevediamo inoltre di estendere l’utilizzo del bonus vacanze (consentendone la cessione alle agenzie di viaggio e l’utilizzo in più volte, ndr), di attuare decontribuzioni ed altri strumenti finanziari a sostegno del turismo.

 

Quanto alle date, serve naturalmente prudenza. Ma speriamo di poter dare quanto prima delle buone notizie,  anche secondo le indicazioni che scaturiranno dalla Riunione Ministeriale della Presidenza Italiana del G20 dedicata al settore del turismo».       

 

Di Giovanni Aiello

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