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Il cinema della Campania a Venezia, otto film e due premi

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Nel programma della 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica erano presenti otto film e una mostra fotografica realizzati in collaborazione con la Film Commission Regione Campania. Leone d’Argento per il film di Sorrentino e Premio Mastroianni per il giovane protagonista Filippo Scotti.

Il cinema “made in Campania”

Il cinema “made in Campania” ha salutato la 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con un ottimo bilancio in termini di presenze e di riconoscimenti.

 

Otto film e la mostra fotografica ‘Ritratti di Cinema-Antonietta De Lillo fotografa la Mostra’ realizzati in collaborazione con la Film Commission Regione Campania, presieduta da Titta Fiore e diretta da Maurizio Gemma, a conferma dell’importante lavoro di accoglienza, agevolazione e sostegno alle maggiori produzioni cinematografiche che, sempre più numerose, eleggono la Campania set privilegiato per il grande cinema d’autore.

 

E due statuette preziose: il Leone d’Argento Gran Premio della Giuria per ‘È stata la mano di Dio’ di Paolo Sorrentino e il Premio Mastroianni a Filippo Scotti, giovane protagonista del suo film.

 

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Il regista Premio Oscar è tornato in Laguna vent’anni dopo la sua opera primaL’uomo in più’, raccontando la sua storia più intima e dolorosa, cui fa da sfondo una tumultuosa Napoli degli anni Ottanta.

 

Il film, girato tra i quartieri napoletani del centro storico, Chiaia e Vomero e le zone costiere della Campania di Cetara, Agerola, Massa Lubrense e nella splendida Grotta dello Smeraldo di Conca dei Marini, è un racconto di formazione che sfugge alle regole dell’autobiografia convenzionale e restituisce una fotografia della vita di quegli anni sovrastata dalla presenza del Dios del calcio. Il film è prodotto da Lorenzo Mieli e Paolo Sorrentino per The Apartment, società del gruppo Fremantle.

Le opere in concorso

Tra le opere campane in concorso, ‘Qui rido io’ di Mario Martone, l’immaginario romanzo del grande commediografo Eduardo Scarpetta e della sua singolare famiglia, interpretato da Toni Servillo e girato tra Castel Capuano e il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa a Portici. Il film è prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, in coproduzione con Tornasol, con il contributo della Regione Campania-Piano Cinema 2019.

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Nella sezione Fuori Concorso la Campania ha partecipato con il film di chiusura della Mostra, ‘Il bambino nascosto’ di Roberto Andò, tratto dall’omonimo libro del regista, con protagonista un maestro di musica interpretato da Silvio Orlando, prodotto da Bibì Film con Rai Cinema, con il contributo della Regione Campania – Por Campania Fesr 2014 – 2020, in collaborazione con il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli, tra le suggestive location del film insieme all’Antro della Sibilla a Cuma.

 

 

Nella sezione autonoma e parallela della Mostra Giornate degli Autori sono state presentate ben tre opere.

 

Il lungometraggio di Alessandro GassmanIl silenzio grande’, tratto dall’omonima pièce teatrale dello scrittore Maurizio de Giovanni con il quale ha consolidato un vincente sodalizio artistico, conta sulle interpretazioni di Massimiliano Gallo, Margherita Buy e Marina Confalone ed è prodotto da Paco Cinematografica e Vision Distribution, in collaborazione con Prime Video, Sky, Rai Cinema, una co-produzione italo-polacca Paco Cinematografica-Agresywna Banda, con il contributo della Regione Campania – Por Campania Fesr 2014-2020. 

 

 

A seguire, il documentario ‘Californie’ di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, prodotto da ANG Film, Rai Cinema, in co-produzione con La Mansarde Cinema, e il cortometraggio ‘Coriandoli’ di Maddalena Stornaiuolo, prodotto da La Scugnizzeria Film.

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Nella sezione Orizzonti, è stato presentato il cortometraggio ‘Il turno’ di Chiara Marotta e Loris Giuseppe Nese, prodotto da Articolture, con il contributo della Regione Campania – Piano Cinema 2019.

 

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Biennale College Cinema

La Biennale College Cinema ha ospitato invece la proiezione de ‘La Santa Piccola’, opera prima della regista Silvia Brunelli che racconta le tradizioni e le superstizioni del popolo napoletano, prodotto da Rain Dogs, in associazione con Mosaicon Film, Minerva Pictures, TVCO, La Zona, An.Tra.Cine, in collaborazione con Nuovo Teatro Sanità. 

 

La crescita esponenziale del sistema audiovisivo campano è ormai un dato incontestabile. «In sedici anni di Film Commission siamo passati da 15 progetti sostenuti all’inizio ai 150 di quest’anno. – ha spiegato Titta Fiore –. Un grande risultato dovuto alla creatività dei nostri autori ma anche alla capacità di accoglienza del nostro territorio e al sostegno che ha dato la Regione Campania a partire dalla Legge Cinema. Non ci sono soltanto delle punte di eccellenza ma un fermento che si è consolidato nel tempo, indicato dalla ricchezza dei generi attraversati, cinema d’autore, commedie, crime, lunga serialità, documentari, cortometraggi, spot pubblicitari e videoclip».

Promozione e sviluppo

Un’opera costante di promozione del comparto locale che non accenna ad arrestarsi nonostante le difficoltà del settore legate agli sviluppi della pandemia. «In prospettiva sentiamo prioritario assicurare lo sviluppo del comparto produttivo locale – ha dichiarato Maurizio Gemma –, sostenere e rendere più incisiva l’azione imprenditoriale dei giovani produttori campani sugli scenari nazionali e internazionali.

 

Tra le novità, due aree di intervento che rappresentano il futuro della nostra attività. Da una parte l’ambiziosa progettazione del Distretto Campano dell’audiovisivo in un edificio dell’Ex base Nato di Bagnoli a Napoli, dall’altra la fondazione di una Scuola Pubblica delle Arti e dei Mestieri del Cinema».

 

Di Giulia Savignano

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