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Da ‘O Sbarazzino “L’infinito” a tavola, il perfetto connubio tra cibo e poesia

'o sbarazzino

Il ristorante “’O Sbarazzino” di Torre del Greco, uno dei punti di riferimento enogastronomici tra i più richiesti e ricercati in tutti gli itinerari turistici legati ai percorsi archeologici tra Ercolano e Pompei, ha dato vita ad una interessantissima iniziativa, un menu dedicato all’illustre poeta Giacomo Leopardi.

È noto che il periodo della sua permanenza nella zona alle falde dello “sterminator Vesevo”, oltre ad essere molto proficuo per la sua produzione letteraria, in cui il poeta scrisse “La ginestra, o fiore del deserto”, motivo per cui la villa Carafa-Ferrigno, una delle ville vesuviane del Miglio d’Oro, in onore dell’illustre ospite e dei suoi versi oggi è diventata Villa delle Ginestre, per il Leopardi fu anche un periodo di eccezionali “esperienze enogastronomiche”. E il ristorante ‘O sbarazzino ha dato vita ad un menu dedicato proprio al poeta.

Il menu degustazione dedicato a Leopardi

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È proprio questo il motivo che ha spinto la titolare del ristorante ‘O Sabrazzino, Ilaria Cozzolino, il compagno Pasquale ed il maitre Agostino Coppola a lanciare questa originalissima e già molto apprezzata iniziativa: un menu degustazione interamente dedicato all’autore de “L’Infinito”, un percorso che comprende alcuni tra i piatti più amati dal Leopardi, prelibatezze come i “tortellini di magro”, gli “gnocchi di polenta”, i “pasticcini di maccheroni”, i “carciofi fritti”, la “ricotta fritta” e il “pesce al forno”.

‘O Sbarazzino, mix di bontà dal mare e dalla campagna

Quello di ‘O Sbarazzino è un menu che si affianca al menu classico che propone il luminoso locale torrese di via De Gasperi, un esplosivo mix di bontà provenienti dal mare e dalla campagna che, grazie alla passione e alla voglia di emergere dei patron, grazie alla professionalità degli chef Ciro Graz e Dario Balestrieri, offre agli ospiti il valore di una tavola ricca di sapori e qualità.

 

Partendo dalla ricerca di prodotti straordinari, ad arrivare a tavola seguendo il percorso suggerito sapientemente dal direttore di sala Agostino, il valore aggiunto del locale, sono piatti pieni di fascino per il palato e per gli occhi. Tra questi, delle deliziose polpette di baccalà in panatura panko, il polpo alla luciana, l’insalata di mare, il croccotarallo, i fagioli alla messicana di mare ed il sautè, fino ad arrivare ai primi piatti come il pacchero fresco con pescatrice e la pasta e patate con le scorzette di parmigiano. Ancora, attraversando una vasta gamma di secondi di mare, come la tradizionale frittura di pesce o di gamberi e calamari, il ristorante propone un’ottima scelta di vini con una carta che predilige i nettari campani e qualche buon distillato di chiusura.

 

Da ‘O Sabrazzino si può quindi scegliere tra la degustazione leopardiana ed una cucina studiata, classica e legata al territorio, con alcuni piatti che strizzano l’occhio alle moderne tendenze gourmet, all’interno di un contesto fatto di un’accoglienza genuina e cordiale, ma molto professionale.

 

Di Francesca Giorgio

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