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Amazon, Italia primo Paese non USA a introdurre i corrieri-drone

A Seattle, nel quartier generale di Amazon, è stato presentato il nuovo progetto volto a introdurre i corrieri-drone. Negli USA sono già stati sperimentati e si guarda ora all’Italia, con il supporto di enti nazionali quali Enac ed Enav. Per il Giubileo 2025 previsti anche dei droni-taxi.

A Seattle, nel quartier generale di Amazon, è stato presentato il nuovo progetto volto a introdurre i corrieri-drone. Negli USA sono già stati sperimentati e si guarda ora all’Italia, con il supporto di enti nazionali quali Enac ed Enav. Per il Giubileo 2025 previsti anche dei droni-taxi.

Corrieri-drone: la nuova frontiera della logistica targata Amazon

Con la pandemia erano schizzati alle stelle gli introiti dei grandi giganti privati dell’e-commerce e della logistica. Oggi, invece, si assiste a un ulteriore salto di livello. Nei prossimi anni potrebbe infatti cambiare radicalmente il modo con cui si effettuano le spedizioni e riceviamo a casa i pacchi ordinati. Come rivela in esclusiva RaiNews24, nel quartier generale di Amazon, a Seattle, è stato presentato un progetto per introdurre i corrieri-drone. Questi sono già stati sperimentati negli USA (in Texas e California). Finora le consegne si sono limitate alle abitazioni con giardino, entro un raggio di 6 chilometri dai magazzini di Amazon.

 

L’obiettivo del colosso americano è però quello di consegnare 500 milioni di prodotti in tutto il mondo entro la fine del decennio. Cambieranno ovviamente anche le tempistiche: Amazon vuole infatti che il prodotto arrivi a casa dell’acquirente entro 30 minuti dal completamento dell’ordine.

Per il Giubileo 2025 l’Italia lavora al progetto dei droni-taxi

La notizia nella notizia è che l’Italia sarà il banco di prova a livello mondiale. Sì, perché Amazon ha deciso di partire proprio dal Belpaese. Il drone MK30, il modello che sorvolerà i nostri cieli, consegnerà pacchi sotto i 2,5 chili, potendo percorrere una distanza di circa 12 chilometri dal punto di partenza. Amazon sta collaborando con l’Enac e l’Enav, nonché con l’europeo Easa, al fine di rendere tutto operativo l’anno prossimo.

 

Ma perché proprio l’Italia? A spiegarlo è il vicepresidente di Prime Air di Amazon, David Carbon: “abbiamo lavorato benissimo con i vostri Enti regolatori, con le comunità e c’è una grande e dettagliata esperienza anche legislativa nel settore. Ed è per questo che abbiamo scelto l’Italia. Ci siamo sentiti incoraggiati”. Nel Belpaese si sta inoltre lavorando per introdurre entro il Giubileo 2025 i droni-taxi. Similmente a quanto sta avvenendo in Francia in vista delle Olimpiadi di Parigi del 2024. L’epoca delle “macchine volanti” è arrivata?

 

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