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Sanremo 2024, tutto quello che c’è da sapere

Mancano circa due mesi e almeno cinquantacinque polemiche a Sanremo 2024 e le notizie, gli spoiler (fake e reali) e le indiscrezioni si inseguono, tra smentite e conferme, rapidamente! La settantaquattresima edizione della kermesse canora più famosa d’Italia si preannuncia imperdibile e ricca di sorprese.

Save the date: andrà in onda dal 6 al 10 febbraio 2024 la settantaquattresima edizione del Festival di Sanremo: ecco tutte le ultime notizie!

Mancano circa due mesi e almeno cinquantacinque polemiche a Sanremo 2024 e le notizie, gli spoiler (fake e reali) e le indiscrezioni si inseguono, tra smentite e conferme, rapidamente! La settantaquattresima edizione della kermesse canora più famosa d’Italia si preannuncia imperdibile e ricca di sorprese e, ovviamente, di diatribe e discussioni, social e meno.

 

Al timone di quello che dovrebbe essere il suo ultimo Festival, Amadeus continua a sfornare, un giorno sì e due no, piccoli aggiornamenti confezionati, alcuni graditi, altri accolti come l’ennesimo paio di calzini regalati dalla zia di tredicesimo grado (che poi che cosa ci sarà che non va in un bel paio di calzini natalizi regalati con amore?).

Sanremo 2024: tutto quello che sappiamo

E proprio nelle ultime settimane sono arrivate, come un fulmine a ciel sereno o una slitta trainata da renne, le news più clamorose e succulente del Festival di Sanremo 2024: il direttore artistico dei record ha, infatti, annunciato sia chi lo accompagnerà in questa nuova, ultima avventura, sia quali VIP solcheranno il palco dell’Ariston nell’edizione numero settantaquattro.

 

Accolta con unanime entusiasmo la presenza di Marco Mengoni come super ospite musicale, nonché co-conduttore della serata d’apertura, è stata più dibattuta – c’era da immaginarselo – la scelta delle co-conduttrici: la verve comica di Teresa Mannino, l’angelica voce di Giorgia e la brillante presenza scenica di Lorella Cuccarini hanno suscitato le reazioni più disparate, dalla genuina sorpresa a un superbo preconcetto.

 

 

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Il grande ritorno

È stato decisamente prevedibile, ma non per questo meno gradito, invece, il ritorno di Fiorello, a chiudere quel cerchio che lui e il suo Ama hanno aperto quattro anni fa, come sugello di una promessa di gioventù, quando erano ancora dei signori Nessuno. È proprio Ciuri è stato protagonista, anzi artefice, di uno dei momenti più clamorosi di questo lungo Pre-Festival: lo showman siciliano ha infatti siglato, dal suo comodo glass, la pax del palinsesto tv nella serata della finale sanremese. In che modo?

 

Beh, Fiore e Piersilvio Berlusconi si sono accordati, mediante una serie di gag e con l’amichevole partecipazione di Silvia Toffanin e Maria De Filippi, per un amichevole – ed equo? – scambio: C’è Posta per Te di Queen Mary in pausa nella serata del 10 febbraio, in cambio di un’ora di presenza di Fiorello a Mediaset. A titolo gratuito. In questo modo Piersy – com’è stato ribattezzato dagli utenti di X, il fu Twitter – si è furbamente aggiudicato la presenza sulla sua rete dello showman più amato dagli italiani e Ciuri ha salvato l’ultima serata dell’ultima edizione del suo AXS Amico Per Sempre. Se fosse davvero necessario o meno non è dato saperlo, ma tutto bene quel che finisce bene.

 

 

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Il cast

Non saranno d’accordo, tuttavia, i cantanti esclusi dalla gara, alcuni già armati di dichiarazioni al vetriolo e boutade sarcastiche – ciao Al Bano – altri più silenziosi come il buon Michele Bravi, altri ancora nascosti nel loro anonimato, tutti evidentemente delusi.

 

C’è da ammettere che anche quest’anno il cast è estremamente eterogeneo e variegato: ci sono le grandi glorie del passato come i Ricchi e Poveri, Loredana Berté e Fiorella Mannoia, ma anche i trapper e rapper di ultima generazione come Ghali, Mr Rain, Alpha e Geolier, con tanto di quote rosa – finalmente – di Rose Villain e Big Mama.

 

Ci sono i Negramaro, Fred De Palma, Diodato, Il Volo, Dargen D’Amico, Gazzelle; c’è il sodalizio di Nek e Francesco Renga e ci sono i favoriti del FantaSanremo, Dargen D’Amico, e del TotoSanremo, con tre vittorie su tre partecipazioni, Mahmood. C’è una predominanza netta dei figli, più che Amici, di Maria: Sangiovanni, Emma, Alessandra Amoroso per la prima volta in gara, il veterano Irama, le regine dell’estate Annalisa e Angelina Mango e i The Kolors; e c’è l’immancabile, e di solito sorprendente, categoria degli outsiders dagli improbabili nomi: La Sad, Il Tre e Maninni.

 

 

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Non mancano le polemiche

E proprio tra questi artisti si nasconde la prima clamorosa polemica con tanto di intervento del Codacons, sempre pronto a sguainare spada e mantello, pardon comunicati stampa e social, per difendere i consumatori tv. Come nel 2020, quando fu invocata l’esclusione del cantante mascherato Junior Cally, anche quest’anno il gruppo punk rock La Sad è stato catapultato nel mirino delle diatribe a causa di alcune frasi di vecchi testi giudicate offensive e violente nei confronti delle donne.

 

E anche quest’anno il pubblico si è diviso in due grandi fazioni, come in una puntata di Ciao Darwin: da un lato gli Etici della Parola che sostengono che, soprattutto in un momento storico così delicato, bisognerebbe fare attenzione a ogni tipo di messaggio veicolato dagli artisti a cui si regala la visibilità di un Festival così importante; dall’altro gli Avanguardisti 3.0, capitanati da Amadeus, che vogliono combattere il pregiudizio e chiedono che sotto la lente d’ingrandimento sia messa la canzone in gara e non l’intera discografia del Big (o pseudo-tali) in gara.

 

Chi la spunterà? Beh, polemiche o non polemiche, l’ultima parola spetta al direttore artistico, aka Amadeus. A meno che tu non sia Russel Crowe e puoi permetterti, perciò, di spoilerare la tua presenza sul palco dell’Ariston bruciando sul tempo non solo le testate giornalistiche che fino a quel momento si tenevano caute con “si mormora che” e “sembrerebbe certa”, ma la stessa produzione del Festival che fino a quel momento aveva annunciato soltanto la presenza di un altro super orspite: Giovanni Allevi.

 

È proprio il caso di dirlo: al suo segnale, scatenate l’Inferno. O il FantaSanremo, come preferite.

 

 

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Di Titta De Vita

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