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San Valentino, origini, simboli e curiosità della festa degli innamorati

San Valentino, la festa per eccellenza dedicata agli innamorati, si festeggia il 14 Febbraio. In questo giorno abbondano cuori, rose rosse, cioccolatini… ma qual è il loro significato? E quali sono le origini di questa ricorrenza?

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San Valentino, la festa per eccellenza dedicata agli innamorati, si festeggia il 14 Febbraio. In questo giorno abbondano cuori, rose rosse, cioccolatini… ma qual è il loro significato? E quali sono le origini di questa ricorrenza?

 

Che sia accolto con entusiasmo o diffidenza, San Valentino rappresenta la celebrazione dell’amore. Una festa millenaria diffusa in tutto il mondo, che non manca di leggende, storie e tradizioni. Le sue origini risalgono a tempi antichissimi, infatti possiamo ricondurne la nascita a più di una teoria.

San Valentino e le origini pagane

La ricorrenza di San Valentino deve la sua nascita ai Lupercalia, una festività pagana dell’antica Roma legata alla fertilità, che si svolgeva tra il 13 e il 15 febbraio. Fu poi abolita da papa Gelasio e sostituita con la festa degli innamorati, ben accolta dai cristiani.

Il Santo Valentino

La seconda teoria è che la festa moderna che celebriamo ai giorni nostri, ricordi l’esecuzione del santo Valentino, avvenuta il 14 febbraio del 273 d.C. per ordine dell’imperatore Claudio II il Gotico. Valentino era un vescovo cristiano che non accettò l’imposizione di convertirsi al paganesimo e per questo fu imprigionato, lapidato e decapitato. La Chiesa lo ha poi scelto nel 496 per sostituire la festa pagana dei Lupercali e da allora rappresenta il patrono degli innamorati.

Il simbolo del cuore

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Fino al XIV secolo, il cuore non aveva alcuna connotazione romantica, perché simboleggiava essenzialmente l’organo anatomico. Solo con la diffusione dell’ideale di amore romantico di artisti e poeti italiani e francesi, il cuore divenne un simbolo di amore e romanticismo. Il primo riferimento alla festa degli innamorati risale al 1400, nel poema il Parlamento degli Uccelli di Geoffrey Chaucer per celebrare il matrimonio fra Ricardo II e Anna di Boemia. Nell’opera si collega la figura di Cupido a San Valentino, suggellando il suo nome nel cuore degli innamorati.

Il cioccolato

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Per festeggiare questo giorno, il cioccolato è sempre un buon alleato. Cioccolate calde sorseggiate davanti ad un camino scoppiettante, torte a forma di cuore, cioccolatini… in ogni sua forza non si può far altro che apprezzarlo. Ma anche l’associazione del cioccolato all’amore ha origini lontane. Nel 1800, infatti, alcuni medici sostenevano che il cioccolato curasse i problemi di cuore. Ed anche oggi, il cioccolato fondente è noto per le sue proprietà naturali anti-depressive, grazie alla produzione nell’organismo di endorfine, serotonina e feniletilamina, la stessa sostanza che produciamo quando siamo innamorati.

Le rose rosse

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Anche le rose hanno il proprio posto d’onore tra i simboli ufficiali della festa degli innamorati. Quelle rosse rappresentano un pegno damore, dunque quale occasione migliore per dichiarare i propri sentimenti se non durante questo giorno?

 

Anche il numero di rose regalate ha un suo significato: 1 rosa rappresenta un colpo di fulmine, 3 rose per la prima dichiarazione, 9 per un fidanzamento che va avanti, 12 per l’intenzione di rimanere insieme per sempre, 15 per i piccoli torti commessi, 20 per un amore sincero. 100 rose? Significa soltanto una cosa: devozione!

 15 Febbraio, San Valentino di scorta

Niente panico per chi l’amore non l’ha ancora trovato… perché il giorno che segue San Valentino, il 15 Febbraio, è dedicato a San Faustino, patrono dei single in cerca d’amore grazie al suo nome ben augurante.

 

Di Francesca Giorgio

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