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La Festa della Donna tra storia e curiosità

Giornata simbolo per celebrare tutte le conquiste al femminile in tema di diritti, economia e politica, l'8 marzo si lega sempre più alla “Festa della donna”, o meglio, alla “Giornata internazionale della donna”. Con il preciso scopo di fare riflettere sulle discriminazioni e sulle violenze che continuano a colpire le donne nel mondo, l'idea della ricorrenza nacque nel febbraio del 1909 negli Stati Uniti d'America su iniziativa del Partito Socialista Americano.

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Giornata simbolo per celebrare tutte le conquiste al femminile in tema di diritti, economia e politica, l’8 marzo si lega sempre più alla “Festa della donna”, o meglio, alla “Giornata internazionale della donna”.

 

L’idea della ricorrenza della Festa della donna nacque nel febbraio del 1909 negli Stati Uniti d’America su iniziativa del Partito Socialista Americano. Lo scopo era quello di far riflettere sulle discriminazioni e sulle violenze che continuano a colpire le donne nel mondo. E sembra solo un falso storico il collegamento della “festa” al massacro del 25 marzo del 1911, quando in un incendio scoppiato nella fabbrica tessile Triangle di New York persero la vita 146 persone in grandissima parte donne.

Una giornata dedicata alla donna

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Ad ogni modo, fu soltanto la seconda conferenza delle donne comuniste, tenutasi a Mosca proprio l’8 marzo del 1917, a sancire la data unica da collegare alle celebrazioni della Giornata dedicata alla donna. Una data poi ufficializzata solo il 16 dicembre del 1977 ad opera dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

 

Particolarmente sentito in Italia, l’8 marzo apre puntuale tanti dibattiti sui diritti delle donne, sulla storia dei movimenti femministi e sui mutamenti nel tempo delle condizioni della donna. Nella nostra nazione, fu dell’Unione delle Donne l’iniziativa di celebrare la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera l’8 marzo 1945.

Festa della donna: il simbolo della mimosa

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Con la fine della guerra, l’8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l’Italia. In quest’occasione vide per la prima volta la comparsa il simbolo della mimosa, divenuta icona floreale della Festa della donna. Un fiore che sboccia proprio all’inizio di marzo e che fu scelto dalle organizzatrici delle celebrazioni di Roma pensando anche al suo basso costo.

 

Escludendo la leggenda legata all’albero di mimose fiorito proprio accanto alla fabbrica andata in fiamme, possiamo approfondire i motivi che portarono alla scelta della mimosa considerandone il colore. Il colore giallo è infatti una tinta pronta a rappresentare la forza, la vitalità, la gioia e il passaggio dalla morte alla vita.

Il ruolo della donna negli sforzi di pace

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Furono le femministe ex-partigiane Rita Montagna e Teresa Mattei ad averle donate per prime alla Festa della donna. Oggi più che mai, in una società afflitta dalla guerra e dalla pandemia, la “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle donne e per la pace internazionale”, deve porre in evidenza il ruolo della donna negli sforzi di pace.

 

Ciò, anche per sottolineare il bisogno di mettere fine nel mondo, una volta per tutte, a ogni tipo di discriminazione nei suoi confronti. E di dare delle precise risposte a tutti gli interrogativi ancora oggi rimasti senza risposta.

 

di Annalisa Vernetti

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