Tutti in pista per l’atletica leggera

Carlo Cantales, dirigente dell’Atletica Enterprise, racconta come è cambiata questa disciplina a causa del Covid-19 e ci svela i prossimi appuntamenti estivi dell’associazione.
Il ritorno in pista
Si ritorna in pista dopo mesi di lockdown per combattere con l’atletica leggera il Covid-19. Si corre con cronometro alla mano, si marcia nel rispetto del distanziamento sociale e si salta in alto con uno sguardo rivolto al futuro.
Nonostante la fase 3 abbia stabilito una pseudo-normalità qualcosa nel nostro quotidiano è profondamente cambiato. Il concetto di spazio è stato ripensato e diventa un limite al quale sottostare: garantirlo rappresenta una misura di sicurezza anti-contagio.
E così ad un anno esatto dall’Universiade, la Campania si rimbocca le maniche e pone le basi per la propria ripartenza anche sul tema dello sport. Una scommessa che l’Atletica Enterprise (www.atleticaenterprise.com), la realtà di matrice meridionale nata nel 2010 dall’unione di dirigenti, tecnici e sportivi, ha preso alla lettera.
Le difficoltà
«Le difficoltà ci sono state e continueranno ad esserci, è inutile negarlo. Gli ostacoli devono essere uno stimolo per andare avanti, noi li stiamo superando grazie al bisogno di tornare alla vita. La condivisione fa parte dell’essere umano e dopo mesi di “reclusione” si sente ancora di più il desiderio di respirare. Per la prima volta abbiamo una grande richiesta di praticanti anche per il mese di giugno e luglio, una novità. Riappropriasi del proprio tempo libero è diventato oggi un’urgenza», spiega ad Agorà Magazine Carlo Cantales, consigliere regionale FIDAL Campania (Federazione Italiana di Atletica Leggera, www.fidal.it) e dirigente dell’Atletica Enterprise.
E così nello stadio San Paolo grandi e piccini entrano ad ingressi scaglionati, si riscaldano ognuno al proprio posto e praticano sport con le dovute distanze per evitare il potenziale pericolo del nemico invisibile, secondo il ferreo divieto di non creare assembramenti.


Si ricomincia, seppur con difficoltà, anche a gareggiare con limitazioni che riguardano il numero dei partecipanti. La prima competizione, basata su corse e salti sotto forma di test d’allenamento ufficiale, si è tenuta il 10 e 11 luglio ad Agropoli, mentre l’associazione, che si occupa della promozione e dell’avvicinamento dei giovani e non solo a questa disciplina, è già a lavoro per proporre date in altre location, come quella allo Stadio San Paolo di Napoli in via di definizione.
I prossimi impegni
Un’agenda ricca di impegni: l’ultima settimana di agosto iniziano gli allenamenti per gli agonisti che lavoreranno sodo con l’obiettivo di aggiudicarsi medaglie nei campionati italiani di settembre e ottobre in giro per lo stivale e tra le iniziative c’è anche il campo estivo alla Mostra D’Oltremare perché anche i più piccoli possano fare le vacanze restando in città.


«L’anno scorso con la Napoli Summer Universiade abbiamo dimostrato di avere un grande potenziale che non eravamo riusciti ad esprimere nel passato – continua Cantales -. Oggi quello che mi rende fiducioso è che la “fiaccola” dello sport non si sia spenta nonostante il delicato periodo che abbiamo vissuto. La crisi ha generato il bisogno di muoversi, un’occasione di rinascita, un ritorno alla socialità».
Di Francesca Saccenti

Dagli articoli alle inchieste, dai reportage alle recensioni, dalle riprese video al montaggio: nel suo bagaglio ci sono tutte le voci che compongono la parola ‘giornalismo’. Napoletana, classe 1986, dopo aver preso il tesserino da professionista si fa le ossa in quotidiani e riviste locali, poi fa parte della squadra di alcune tra le nuove e più rinomate testate del panorama online, rincorrendo la notizia tra Napoli e Roma, Abruzzo e Calabria, nei settori di cronaca, cultura e sociale. Arriva ad Agorà dopo essere “approdata” alle telecamere di Mediaset e alle Guide turistiche ed enogastronomiche di Repubblica. Laureata in Cinema a Bologna, tradirebbe il suo lavoro solo per scoprire mondi lontani. Ma alla fine aggiunge sempre in valigia una telecamera, un microfono e un pc, e allora viaggio e giornalismo convivono. Una sintesi perfetta.