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Io resto a casa e vado al museo. L’arte si fa digitale.

Per far fronte all’emergenza Coronavirus il mondo culturale abbraccia l’innovazione digitale. E così i musei aprono virtualmente le loro porte al pubblico con tour digitali.

 

In piena emergenza Coronavirus, l’arte non va in quarantena. O meglio allieta la nostra, entrando direttamente nelle case di ognuno di noi grazie al digitale. Infatti, mentre il mondo fuori sembra aver subito una battuta d’arresto, quello del web è sempre più in pieno fermento, offrendo infinite possibilità di utilizzazione. Tante sono le iniziative messe in campo sui social e anche il mondo culturale non si è lasciato sfuggire questa occasione.

 

E così in seguito alle disposizioni contenute nel decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulle misure da adottare contro la diffusione del Virus COVID-19, anche i musei hanno chiuso le loro porte al pubblico e aderendo alla campagna #iorestoacasa hanno iniziato a promuovere la fruizione digitale delle loro sale e dei loro capolavori. E allora basta accomodarsi su un divano, disporre di un pc o di uno smartphone e  godersi la visita comodamente da casa. Certo, magari i pixel non ci restituiranno al meglio la sensazione tipica della sindrome di Stendhal ma anche i tour virtuali possono svelarci inattese scoperte e infatti sono sempre più alti i numeri degli accessi online per trascorrere il tempo con queste pillole d’arte.

 

Vediamo allora insieme quali hanno catturato la nostra attenzione:

 

MUSEO EGIZIO DI TORINO

 

Dal sito web del Museo Egizio di Torino gli utenti possono scoprire la sua magnifica collezione attraverso un tour virtuale. Non solo. Il direttore, Christian Greco ha lanciato sul canale YouTube del museo un progetto ancor più ambizioso: le Passeggiate online. Sono degli appuntamenti settimanali duranti i quali ognuno di noi sarà accompagnato dal direttore in persona in un viaggio alla scoperta della storia custodita nel museo. «Da anni ripetiamo che il museo è di tutti – sottolinea Christian Greco nel video che promuove la sua iniziativa –  ed è davvero la casa di tutti, e da oggi lo vogliamo rendere ancora più visibile regalando a chiunque voglia una passeggiata con il direttore. Potrete conoscere assieme a me, sala dopo sala, soffermarvi sugli oggetti, capire la storia degli artefatti che qui sono arrivati, capire la storia che da duecento anni ci caratterizza».

 

Clicca qui per guardare “Le passeggiate del Direttore”

UFFIZI DI FIRENZE

 

Con l’applicazione Google Arts & Culture, progetto lanciato da Google nel 2011, c’è poi davvero l’imbarazzo della scelta. Dobbiamo solo decidere se rimanere virtualmente in Italia oppure in Europa, o addirittura pensare di fare un giro intorno al mondo.

Noi abbiamo scelto di visitare gli Uffizi di Firenze. E così dall’esterno gradualmente ci troviamo catapultati all’interno del museo. Percorriamo i suoi stupendi corridoi adornati in ogni centimetro da statue antiche, per poi spostarci all’interno delle sue sale. Ammiriamo da vicino, senza file (evviva!) le opere di Leonardo, Michelangelo, Botticelli, Caravaggio e di tanti altri che hanno scritto la storia dell’arte italiana. E perché no, magari possiamo segnarci su un taccuino le sale che vorremmo poi rivedere dal vivo.

MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI

 

Tra i tanti presenti sul nostro territorio scopriamo anche il Museo Nazionale Archeologico di Napoli (MANN). Google Arts & Culture regala ad ogni visitatore, con una passeggiata tra le sale del museo, un magnifico viaggio alla scoperta dell’antica Pompei, Ercolano e dell’immensa collezione Farnese. Ancora una volta da vicino, senza fretta, a partire dal grande plastico di Pompei, la visita prosegue tra i mosaici e i dipinti murali sopravvissuti all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., fino alle statue che un tempo adornavano la Villa dei Papiri. Come il Satiro Ebbro e il Satiro dormiente, giusto per citarne alcuni.

LA MOSTRA SU GEMITO AL MUSEO DI CAPODIMONTE

 

A stare al passo con i tempi è anche il Museo e Real Bosco di Capodimonte che ha inaugurato virtualmente la mostra ‘Gemito, dalla scultura al disegno’ a cura di Jean-Loup Champion e Maria Tamajo Contarini.
Il 19 marzo 2020, che sarebbe dovuto essere il giorno di apertura della mostra al pubblico, il Museo ha lanciato sul suo account Facebook un video realizzato dal co-curatore Carmine Romano per presentare le 100 opere dell’artista. Un viaggio, dunque, tra le opere esposte nelle sale del Museo di Capodimonte che attendono solo l’arrivo del suo pubblico per essere ammirate da vicino.

 

Clicca qui per guardare il video di presentazione di Carmine Romano della mostra ‘Gemito. Dalla scultura al disegno’

 

Di Rosaria La Rocca

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