Iniziano i Mondiali 2022 in Qatar, tra critiche e polemiche

Mondiali 2022. Domenica prende il via la manifestazione sportiva più attesa a livello globale, insieme alle Olimpiadi, il Campionato mondiale di calcio per nazioni, che per la prima volta nella storia si disputerà in un periodo invernale in Qatar.
Le polemiche che hanno accompagnato però questo evento sono tante e di diversa natura e non sembrano placarsi neanche in vista dell’imminente inizio del torneo. Di recente, infatti, si è molto sentito parlare delle dichiarazioni omofobe dell’ambasciatore ufficiale del mondiale di calcio Khalid Salman, per il quale i gay avrebbero una malattia mentale. Ma vediamo quali sono i principali punti controversi che accompagnano i Mondiali 2022, un evento di calcio che si è rivelato ambiguo sin dal giorno della sua programmazione.
L’assegnazione della sede dei Mondiali 2022
L’assegnazione al Qatar dei Mondiali 2022 è avvenuta il 2 dicembre 2010. Durante la votazione che ha portato alla scelta dello stato mediorientale, sono stati battuti gli Stati Uniti d’America, che hanno ottenuto solo 8 voti contro i 14 del Qatar.
Durante il mese di maggio 2015 è iniziata un’indagine giudiziaria che ha portato a diversi arresti nella dirigenza Fifa. In particolare, a seguito di un’indagine Fbi, otto dirigenti della Fifa vennero indagati, e altri sette sono stati arrestati. In questo frangente vennero alla luce tangenti per oltre 100 milioni di dollari, che hanno evidenziato un calcio vittima della corruzione per un periodo superiore ai 20 anni.
I rapporti sospetti tra Qatar e Francia
In seguito a un’inchiesta a questa collegata, venne poi indagato il ricco imprenditore Nasser Al-Khelaifi, che dal 2011 è anche proprietario del Paris-Saint Germain football Club.
Gli inquirenti d’oltralpe, d’altronde, come si è visto anche a causa dell’interrogatorio di Michel Platini, hanno rivolto la propria attenzione per lungo tempo ai flussi di denaro che negli anni scorsi sono stati spostati dal Qatar alla Francia.
Diritti dei lavoratori e morti sospette
Per dotarsi di stadi a sufficienza, il Qatar ha dovuto costruire ex novo ben sette degli otto stadi che nel complesso ospiteranno le partite. Per riuscire a realizzare queste strutture in tempo, gli operai lavoravano in condizioni discutibili, sia in merito agli orari, sia rispetto al trattamento economico. Ma il punto più controverso e dibattuto è stato quello relativo all’elevato numero di morti sul lavoro, delle quali a nessuno è stata attribuita la colpa.
La forza lavoro, composta per lo più da immigrati provenienti dai paesi asiatici come l’India, lo Sri Lanka, il Bangladesh e il Nepal, ha fatto registrare circa 6.500 operai morti dal 2011 al 2020. Le autorità locali, tuttavia, hanno attribuito i decessi a fattori naturali, dato che la forza lavoro straniera nello stato si attesta a 2 milioni di individui circa.
Di Annalisa Vernetti

Laureata in legge e diplomata Counselor in Psicologia, ha conseguito diversi master formativi in Marketing e organizzazione di eventi. Grazie ad un costante aggiornamento e all’esperienza maturata nel settore, si occupa di marketing e comunicazione per un’azienda di servizi. È titolare di un’agenzia per eventi con la quale gestisce un’esclusiva location nel centro di Napoli. È Editore di Agorà Magazine, da sempre affascinata dal mondo, viaggi e curiosità, con la voglia di scoprire nuove e affascinanti realtà.