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Il Valore del tempo. Conquistarlo per fare ciò che amiamo è la prima regola per la felicità.

La vita è fatta di tempo, ma l’uso e il valore che ne diamo è del tutto relativo. Per chi non tollera l’attesa o gli imprevisti, ad esempio, il tempo diventa un fardello pesante da sopportare. Invece, per due cuori innamorati il tempo scorre troppo veloce. Per altri, ancora, si trasforma in qualcosa che deve passare e finire al più presto: una giornata di lavoro, una settimana, un periodo.
C’è chi riempie le proprie giornate con un’ infinità di cose da fare e arriva alla sera senza aver goduto di nulla, con la sensazione che le giornate si susseguano una dietro all’altra, tutte uguali. Spesso si ingolfa il tempo con il “fare” nel tentativo di mettere “tutto a posto” nella propria vita, in attesa di quel momento perfetto che non arriva mai, e che si allontana sempre più lasciandoci affaticati e insoddisfatti. Solo quando l’età avanza guardiamo con rimpianto il tempo che abbiamo sprecato per cose e persone che non ne valevano.

Dare valore al tempo

Perciò dovremmo chiederci dove siamo noi tra tutto il nostro “da fare”, quanto tempo ci concediamo per assecondare i nostri bisogni e per rimetterli al centro della nostra vita, senza dover chiedere il permesso? Per dare valore al tempo la prima regola è svuotare!
Il passaggio tra una stagione e l’altra è il momento ideale per fare un cambiamento perché rappresenta un nuovo inizio. Lasciamo andare ciò che non ci serve. Come buttiamo via tutti i nostri vestiti inutilizzati, così eliminiamo dalla nostra vita tutto ciò che non è indispensabile! Viaggiamo più leggeri!
Programmiamo le nostre giornate liberando la mente dal “dover essere” e dal dover raggiungere qualcosa. Tutte le aspettative di avere una casa perfetta, una famiglia perfetta, il lavoro perfetto, relazioni perfette, sono una chimera fatta di convinzioni basate su modelli esterni che ci impediscono la felicità. La disparità tra come dovrebbe essere la vita e com’è nella realtà è la causa principale dell’ insoddisfazione.

Rallentare

La seconda regola è rallentare! Come la natura in inverno sonnecchia, così anche noi dobbiamo ritrovare quello spazio di quiete interiore, protetto dal mondo, dove prenderci cura di noi, accogliendo, senza troppe aspettative, ciò che il mondo porta nella nostra vita. Bisogna imparare ad oziare in un mondo che corre freneticamente, dando un valore al piacere di trastullarsi, senza pensare che sia inutile. Il tempo perso è solo quello che abbiamo vissuto nello stress, nell’ansia di arrivare, nella rabbia di non riuscirci, nel senso di colpa.
C’è un tempo magnifico per fermarsi ad osservare come la vita dispiega le sue meraviglie: le nuvole che si muovono al canto del vento, le onde che increspano, gli uccelli che danzano in volo… Impariamo a godere della bellezza intorno a noi ed apprezzare ogni istante dell’esistenza. L’ozio è quell’ “Intervallo di lucidità nei disordini della vita”, un momento di contemplazione, quell’azione statica che apre le porte ad una dimensione interiore, quella che ci consente di ritornare all’essenza dell’esistenza.

 

C’è un’espressione orrenda, quella di “ammazzare il tempo” ma ricordiamoci che: “Non è detto che chi è vecchio abbia vissuto a lungo, può solo essere esistito a lungo”.

 

Di Diana Arcamone

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