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Il sogno è nuovamente realtà. In USA riaprono i parchi a tema.

Disney

Il 12 Marzo scorso, in anticipo sulla decisione di “lock down” presa solo il 1 Aprile dal Governatore dello Stato della Florida De Santis, Disney annunciava la chiusura di tutte le sue attività in Florida (parchi, resort, crociere ecc.) a partire dal 16 Marzo, a causa della pandemia e degli alti rischi di contagio COVID-19 in presenza di larghi assembramenti, quali appunto quelli nei parchi di divertimento.

 

Questa decisione sicuramente non fu presa a cuor leggero, visto che parliamo di 20 milioni di visitatori l’anno, miliardi investiti recentemente per le nuove attrazioni Star Wars e Avatar, e 26 miliardi di dollari di fatturato prodotti solo dai parchi Disney ad Orlando, ma la dice lunga sull’attenzione che Disney pone sulla sicurezza e salute dei propri visitatori.

 

Universal Studios, Sea World, Legoland, alberghi, ristoranti, noleggio auto, le attività del centro congressi, il traffico aeroportuale ed altro indotto hanno rapidamente seguito l’esempio, ed avviato, con tempi diversi, chiusure o seri ridimensionamenti.

 

Orlando si è fermata bruscamente e questo ha aiutato il contenimento nella diffusione del virus, sorprendentemente bassa nella Florida Centrale.

 

Un disastro economico

Purtroppo è stato un disastro economico per tutta l’industria dell’ospitalità. Solo Disney ha messo in aspettativa (retribuita per il primo mese) ben 43,000 persone! Tra queste un gruppo di circa 200 Italiani, impiegati come “rappresentanti culturali” presso vari ristoranti e al padiglione Italia di Epcot, un esperienza di “internship” unica, della durata di 12 mesi, che improvvisamente ha preso la brutta piega dello sfratto dagli alloggi assegnati, la perdita dell’assistenza medica e l’obbligo di rientro immediato in Patria a proprie spese ed organizzazione, notificato dalla Disney con pochissimi giorni di anticipo.

 

 

Grazie all’intervento del Consolato Italiano di Miami, in coordinamento con l’unità di crisi della Farnesina, è stato possibile organizzare in tempo utile il rientro sicuro del  gruppo con un volo charter appositamente organizzato da Orlando verso l’Italia il 19 Aprile.

 

A fine maggio, con il conforto dei numeri sui contagi sotto controllo nella zona centrale della Florida, si sono susseguiti annunci sulla riapertura dei resort e parchi, con diverse date e modalità, in linea con le indicazioni fornite dal CDC (Center for Disease Control and Prevention) e piani approvati dal Sindaco di Orlando, contea di Orange, e dal Governatore della Florida.

 

La riapertura graduale

Gli Universal Studios, Island of Adventures e Volcano Bay hanno riaperto già il 5 giugno. Gli ospiti dovranno mantenere il distanziamento sociale (anche le auto nel parcheggio!), indossare sempre la mascherina (tranne quando si mangia o si beve e nelle attrazioni a rischio “inzuppamento”), e farsi misurare la temperatura all’ingresso: aumenta la frequenza e la cura di tutte le pulizie.

 

Non è obbligatorio prenotare ma si rischia di rimanere fuori in quanto l’accesso sarà interrotto una volta raggiunta la massima capacità, ridotta al momento al 50%.

 

L’uso dell’app del parco sul proprio smartphone diventa essenziale per poter gestire le code virtuali alle attrazioni, minimizzare i tempi di attesa e mantenere il distanziamento sociale nelle aree di accesso. L’app servirà anche per consultare i menù nei ristoranti ed ordinare le consumazioni.

 

Sono annullati gli show all’interno di teatri e sono chiusi i playground per bambini; i selfie con i personaggi saranno possibili separandosi di 2 metri, ed i posti nei roller coaster sono ridotti per garantire il distanziamento tra gruppi familiari. Verranno sempre più incentivati i pagamenti senza contatto fisico, ad esempio, con il proprio telefonino usando Apple Pay, Google Pay o Samsung Pay.

 

Kennedy Space Center e Legoland hanno già riaperto da qualche giorno con regole simili a quelle sopra descritte, mentre per SeaWorld, Aquatica e Discovery Cove, che riaprono in questi giorni, correrà l’obbligo della prenotazione ed acquisto on line prima di presentarsi al parco. Anche i possessori di pass annuale dovranno prenotarsi.

 

 

Le nuove procedure

Alcuni tour ed esperienze di interazione con gli animali saranno necessariamente limitati ad un gruppo familiare alla volta ma per il resto, essendo prevalentemente attrazioni e spettacoli all’aperto, basteranno i distanziamenti sociali.

 

Disney ha annunciato la riapertura a fasi delle proprie infrastrutture, resort e parchi: Disney Spring ha già riaperto il 20 Maggio, mentre toccherà aspettare l’11 luglio per Magic Kingdom ed Animal Kingdom, ed il 15 luglio per Epcot e Disney’s Hollywood Studios. L’aspettativa generale è che Disney riapra solo se è sicura di poter garantire una esperienza di grande qualità ai propri ospiti.

 

In queste settimane Disney sta raffinando sul campo le nuove procedure basandosi sull’esperienza del Parco di Shanghai, già riaperto l’11 maggio, provvedendo alla formazione dei “Cast members” alle nuove regole ed espandendo il sistema di prenotazione tramite app sul proprio telefonino per includere un maggior numero di attrazioni con code virtuali.

 

I piani prevedono misure molto simili a quelle già presentate dai competitor (obbligo di mascherina, capacità ridotta, distanziamento sociale, ecc.): in aggiunta sono sospese le famose parate ed i fuochi di artificio che richiamano folle troppo vaste per garantire il distanziamento sociale.

 

Sarà necessario prenotare in anticipo anche il parcheggio. Il sito al momento non consente alcun acquisto di biglietti: Disney sta dando priorità agli ospiti con pacchetti vacanze già acquistati, inclusivi di notti ai resort, prenotazioni per ristoranti, accessi ai parchi, priorità, esperienze “dietro le quinte” ed incontri con i personaggi Disney. Tutte queste prenotazioni debbono ora essere riviste per rispettare le regole ed i limiti imposti dai piani approvati per la riapertura.

 

Cambiamenti necessari

Ad Epcot non ci saranno, in questa prima fase, i “rappresentanti culturali” dalle varie Nazioni: i nuovi reclutamenti per i giovani Italiani sono stati riavviati con partenze ad ottobre 2020 e marzo 2021, sperando che non vengano più abbandonati al loro destino.

 

I tempi sono cambiati e non sarà possibile per un po’ presentarsi casualmente a questi parchi, anzi, vista la volatilità della situazione, sarà bene controllare e fare riferimento alle informazioni pubblicate in tempo reale nei rispettivi siti, e pianificare con cura la visita, specie se si è interessati ad una o più particolari attrazioni.

 

Chi si è già avventurato racconta di percepire ed apprezzare le nuove misure di pulizia e distanziamento, che i tempi di attesa sono più brevi del solito tranne per le code virtuali delle attrazioni più ambite che si esauriscono in fretta (ma che possono improvvisamente riaprirsi), ma soprattutto, che indossare la mascherina, per quanto necessario, non è piacevole nelle afose giornate estive della Florida.

 

di Marco Riccetti

 

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