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Gregorio Rega: «Presto un disco e intanto sogno Sanremo»

Eccoci pronti per una nuova stagione di interviste. Il nostro salotto oggi ospita il grande amico e talento Gregorio Rega. Conosciamolo meglio insieme.

 

Aurelio: Gregorio, hai vinto da poco la trasmissione ‘All together now’ su canale 5. Raccontaci come è andata.

Ho deciso di partecipare ai casting per puro caso. Alcuni amici mi avevano informato di queste audizioni e mi sono incuriosito molto essendo un nuovo format. Mi sono armato di grande umiltà e ho cercato di avere meno aspettative possibili. In queste trasmissioni devi cercare di giocarti il tutto per tutto in ogni puntata e devo dire che, con grande sorpresa, sono stato ripagato con questa vittoria.

 

Fabrizio: Hai partecipato anche a ‘The voice of italy’. Cosa hai riscontrato di diverso nelle rispettive trasmissioni.
Beh, quando ho partecipato a The Voice venivo da un periodo in cui musicalmente mi ero fermato, avevo pochi stimoli. Grazie a quest’ultima trasmissione però ho cominciato un bellissimo percorso pieno di soddisfazioni e gratificazioni. Sono due format completamente diversi.

 

Aurelio: Durante l’esperienza a ‘The Voice’ hai avuto il piacere di lavorare con Noemi allora vocal coach e giudice della trasmissione.

Sì, durante l’esperienza a The Voice mi sono ritrovato ad avere questa magnifica possibilità. Lavorare con Noemi mi ha portato a calcare palchi che prima sognavo o vedevo solo in tv. Lei, oltre ad essere una grande professionista, è anche una bellissima persona, un talento incredibile che forse anche lei stessa sottovaluta, oppure, essendo una persona molto umile, non lo esterna, forse per inconsapevolezza. Ho dei ricordi bellissimi, instaurammo un bellissimo rapporto che dura ancora oggi. Spero di poter continuare questa collaborazione. Artisti così speciali e umili se ne trovano pochi.

 

 

Fabrizio: Facciamo un passo indietro. Raccontaci come hai cominciato a cantare e ad appassionarti alla musica.

La mia è una storia un po’ atipica rispetto a tutti gli altri artisti. Ho cominciato tardissimo a cantare. Tutto ha inizio a 19-20 anni. Fui bocciato a scuola, mio padre era furioso e allora per farmi perdonare partecipai a una corrida amatoriale dedicandogli ‘Nel Sole’ di Albano, fu in quel momento che mia madre mi chiese se avessi voluto studiare canto e musica.
In famiglia, nessuno è musicista ma non mi hanno mai ostacolato lasciandomi percorrere la mia strada, aiutandomi sempre, anche se in fondo non hanno mai considerato la musica come un vero lavoro. Sono stato fortunato ad avere genitori così, anche se papà ci spera sempre nel posto fisso.

 

Aurelio: Ora penserai sicuramente a progetti per il futuro. Se puoi svelaci un segreto.

Mah, progetti ora ne ho tanti. Il sogno ovviamente è Sanremo ma per adesso mi sto dedicando a lavori discografici e serate. Sicuramente lavorare al proprio disco rende fieri e orgogliosi. Segreti non ne ho ancora. Ci sono in cantiere tante collaborazione e progetti teatrali, sono un artista che è sempre disponibile allo scambio e a nuove esperienze ma comunque sto lavorando perché nel 2020 esca il mio lavoro da solista. In anteprima posso solo dire che, quando uscirà questa intervista, uscirà anche un mio nuovo singolo in digitale. Grazie a tutti e a presto.

 

Grazie Greg e in bocca al lupo per tutto.

Grazie Claudia Nappi per le splendide foto.

 

Di Fabrizio e Aurelio Fierro

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