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Discoteche galleggianti a Miami, i giovani evitano i luoghi chiusi per divertirsi

Discoteche

La movida di Miami si trasferisce su barche in navigazione tra la baia di Biscayne e l’oceano, si eludono cosí controlli e obbligo di dispositivi di sicurezza anticovid.

 

È un fenomeno nato con la pandemia di Covid 19 quello delle discoteche galleggianti a Miami. Nella città più divertente vivace e trasgressiva d’America, la riapertura delle discoteche –  avvenuta con la fase 3 – non è stata accolta con entusiasmo.

 

Per gli amanti della vita notturna l’obbligo dei dispositivi di protezione individuali  e il rispetto del distanziamento sociale in luoghi chiusi sembrano essere un deterrente per il divertimento del sabato sera nei luoghi al chiuso. Nascono così le discoteche itineranti sullo sfondo delle luce scintillanti dei grattacieli.

 

Dopo 6 mesi di chiusura, la città di Miami – a seguito di un Ordine a firma del Governatore della Florida, Ron DeSantis – ha riaperto tutti i locali di intrattenimento. Un ritorno alla normalità disatteso, perché  le discoteche restano vuote anche se la movida continua ad essere frenetica, come solo a Miami.

 

Ragazzi e ragazze che evitano di frequentare i luoghi chiusi, hanno trovato un’alternativa di successo, organizzando party in case private o su yacht di lusso, dove i controlli possono essere elusi. Una risposta ai provvedimenti imposti dalle Autorità locali per limitare la diffusione del Coronavirus.

 

Fatta la legge trovato l’inganno

Sono soprattutto giovani e giovanissimi a scegliere l’opzione “disco on the water” e, soprattutto durante i weekend, sembra essere il modo più semplice per evitare obblighi e divertirsi, aspettando l’alba sotto il cielo stellato miamino.

 

Al ritmo della musica più trend e in mano uno dei cocktails più famosi, migliaia di dancers trascorrono serate a bordo di natanti di lusso in navigazione tra la baia di Biscayne e l’oceano.

 

Gli spazi all’aperto superano i limiti imposti delle regole antivirus, per gli ospiti infatti non è obbligatorio l’uso della mascherina e del distanziamento sociale. Una trovata per raggirato anche l’ordine di coprifuoco in vigore su tutto il territorio di Miami Dade dalla mezzanotte alle 6 del mattino successivo.

 

 

Il business del divertimento in crisi

Gli affitti delle barche fanno registrare un incremento economico per il settore e fa tirare un sospiro di sollievo agli addetti ai lavori, mentre  i proprietari delle discoteche lamentano una crisi senza precedenti. Difatti sono in tanti ad aver deciso di lasciare le porte dei loro locali sbarrate perché ”gli incassi non coprirebbero neanche le spese vive”.

 

Nemmeno una iniziativa di un gruppo di veterani della movida notturna di Miami ha convinto gli aficionados della dance ad affollare nuovamente i locali della città. Già a settembre, difatti, loro esperti del settore, hanno stilato una guida dedicata al popolo della notte, per invitarli a ritornare a divertirsi in sicurezza.

 

Si chiama ‘A Light in The Night’, un vademecum di raccomandazioni  che punta su poche ma indispensabili regole da rispettare: ingresso sfalsato, aree da ballo distanziate di 6 piedi tra gli ospiti, uso della mascherina se non seduti, barre in pexiglass, stazioni di sanificazioni, pagamenti senza contanti, rielaborazioni di aree VIP.

 

L’industria del divertimento a Miami è in ginocchio, riflettendo la crisi economica che investe tutto il settore dell’ospitalità,  e mentre i numeri di nuovi contagi nel Sud della Florida fanno registrare un trend positivo – sono lontani i ricordi di diecimila nuovi casi di contagio al giorno – le Autorità sanitarie lanciano una allerta sul contagio tra i giovani.

 

Un allarme che non può essere sottovalutato cosi come non va sopravvalutata la capacità dei tanti di  essere responsabili della propria e altrui salute, pertanto l’auspicio di maggiori controlli sul territorio, oggi è più vivo che mai.

 

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